Torno, dopo la bella parentesi "traboccante d'arte", a raccontare delle nostre passeggiate disegnate in città .
La volta scorsa mi sono soffermato sugli aspetti progettuali ed emotivi che sono alla base del desiderio di raccontare per immagini un luogo. Il discorso aveva come fulcro il "Taccuino" inteso come strumento di raccolta e assemblaggio di immagini, testi ed oggetti che riguardano lo spazio urbano e non.
Ma in parallelo al Taccuino così definito, negli ultimi tempi si è assistito alla nascita (o rinascita) di un altro modo di raccontare con il disegno un luogo; un modo più veloce che spesso fa a meno del commento testuale ma che riesce ugualmente a rendere efficace la descrizione di quanto osservato. Gli Urbansketchers sono questi nuovi esploratori/narratori dello spazio urbano. Come il nome suggerisce "schizzano" la città muovendosi in gruppi, più o meno numerosi, seguendo un percorso prestabilito che hanno condiviso dandosi appuntamento sui social network. E' impressionante vedere come in pochissimi anni i gruppi di Urbansketchers si siano moltiplicati esponenzialmente, tanto che ad oggi in tutti i continenti è presente almeno un gruppo e/o urbansketchers singoli.
La caratteristica fondamentale di questo modo di raccontare la città è la partecipazione: ancor prima della condivisione planetaria attuata attraverso i social network o i vari siti e blog, vi è la condivisione fisica dello spazio urbano, ovvero l'incontro di persone "reali" che interagiscono tra di loro e insieme con il luogo fisico.
Ecco dunque che si innescano tutta una serie di relazioni interpersonali dove lo scambio di informazioni culturali e tecniche rispetto al disegno è il collante che tiene insieme queste persone: si impara da chi è più esperto ma si insegna anche la storia di quel luogo a chi non lo conosce; si torna a relazionarsi con l'altro annullando quel dogma che vuole la pratica del disegno e della pittura come un'attività isolata o isolante ma, soprattutto, si fanno nuove amicizie ampliando così anche il proprio bagaglio di socialità cosa che, in questi tempi di isolamento esistenziale, mi pare una cosa molto importante.
In una delle prossime puntate vi parlerò di una iniziativa locale, che ho l'onore di coordinare, e che riguarda gli Urbansketchers e le tradizioni/feste popolari.
Mi raccomando, non ve la perdete!
P.S. Chiunque è appassionato di disegno e vuole far parte di un gruppo di urbansketchers non ha che da chiedermelo.