In questo giorno si celebra San Felice, sacerdote della città campana vissuto tra il III e IV secolo d.C., da non confondere con il Vescovo San Felice di Nola vissuto invece nel I secolo.
Alcune notizie sulla sua vita sono narrate da San Paolino autore dei Carmi Natalizi, una raccolta di testi realizzata raccogliendo tradizioni orali tramandate per secoli nel territorio della città di Nola.
San Felice nacque qui, quando questa ospitava uno dei più importanti complessi paleocristiani dell’Italia meridionale.
Diventò sacerdote e molto amico del vescovo della città San Massimo, si racconta che fu proprio San Felice a salvarlo quando fu fatto prigioniero sulle montagne a causa della sua fede.
Con pazienza e carità si occupò dei suoi fedeli, venne imprigionato ma, secondo alcune tradizioni, venne liberato da un angelo. Quando poté fare ritorno nella sua diocesi, dopo aver rifiutato l’incarico da vescovo, trascorse i suoi ultimi anni in solitudine e in povertà nella sua città.
Il nome Felice proviene da un cognomen romano, ma anche dal termine latino felix o felicis, che significa “fortunato” oppure “che ha successo”.
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