LANCIANO - Per due settimane hanno lavorato a stretto contatto con gli animali, hanno dato loro da mangiare, li hanno spazzolati e lavati e si sono resi utili come potevano. Si è conclusa da poco l’esperienza di Riccardo e Domenico, giovani stagisti nella Fattoria di Città a Lanciano, in contrada Santa Croce, nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro dedicato a studenti diversamente abili, in questo caso, alunni dell’istituto De Giorgio. Grazie alla collaborazione instauratasi tra le docenti di sostegno Monia Di Rocco, Maria Lazzaro e Maria Paula Panno, con l’assistente educativa della cooperativa Samidad Lorella Zulli, è stata individuata la Fattoria di Città come luogo privilegiato per tradurre in pratica un’esperienza lavorativa progettata ad hoc per i due ragazzi.
Così Simona Di Campli e Maria Marcovecchio, referenti della Fattoria di Città, hanno subito sposato l’iniziativa delle docenti di sostegno credendo fermamente nel progetto proposto. Il percorso ha avuto la durata di 2 settimane, in cui i ragazzi hanno alternato attività pratiche tipiche della vita “di fattoria” e lezioni teoriche che spaziavano dall’alimentazione degli animali alla loro toelettatura, dalle attrezzature per andare a cavallo all’anatomia del cavallo. I ragazzi hanno mostrato da subito grande entusiasmo, affrontando egregiamente ogni compito che era stato loro affidato anche di fronte alle condizioni avverse del tempo. Essere parte attiva della scena lavorativa ha fatto crescere la loro autostima giorno dopo giorno, rendendosi davvero dei grandi protagonisti.
Il periodo in Fattoria si è concluso da pochi giorni e i ragazzi già guardano alle foto della loro esperienza con nostalgia e con tanta voglia di rivivere quei momenti e chissà magari un giorno potrà proprio essere questo lavoro la realizzazione del loro progetto di vita. Grazie all'impegno della scuola e degli enti coinvolti, il progetto è stato davvero un'importante esperienza in vita, anche in vista un eventuale inserimento lavorativo protetto post diploma per entrambi i ragazzi. Ora si punta a ripetere l’esperienza in futuro anche con altri alunni volenterosi.