Sotto i riflettori Matteo Battistini, un altro giovane talento della musica frentana fondatore, insieme a Matteo Iarlori, dei “Terzina col punto”, gruppo musicale vincitore della finale band contest svoltasi il Primo Maggio a Lanciano. La band, che nasce 4 anni fa, nel 2007, ha da sempre cercato di offrire una musica ricercata, caratterizzata da note terminate su tempi binari e che trova in Fred Buscaglione la vera e propria fonte di ispirazione.
Conoscendo Matteo e parlando della sua passione, ci siamo subito accorti delle molte cose che lo accomunano al musicista torinese. Dapprima una formazione accademica legata agli studi di conservatorio di Roma e, non da ultima, la passione nei confronti di una musica che viene da lontano, da oltre oceano, dai vicoli delle città americane, popolati di gangster, whisky, pistole, cazzotti, sigarette, donne bellissime e fatali. In una parola il jazz.
Dopo tre anni di attività, e le molte partecipazioni soprattutto nel contesto locale, a settembre 2010 i “Terzina col punto” optano, però, per una svolta musicale.
“Non suoniamo più jazz o swing come molti scrivono erroneamente. Il nostro è un genere indefinito che si accosta al termine pop sperimentale, anche se non è proprio calzante. La scelta è motivata soprattutto dall’impossibilità di emergere in un contesto nazionale saturo del genere swing. Inoltre, crediamo fermamente, che il pubblico non sia più abituato a questo tipo di musica” racconta Matteo.
Cosa pensi dell’iniziativa del Primo Maggio e quali sono gli obiettivi futuri della vostra Band?
“Penso che sia stata una bellissima manifestazione con una buona partecipazione di pubblico. Non condivido, però, il pensiero molto diffuso che la festa nazionale del Primo Maggio debba essere per forza legata a strumentazioni politiche. Per il momento i Terzina sono impegnati nella realizzazione di un video con l’associazione Iamà Lab. In progetto c’è anche la pubblicazione del nostro primo disco, autoprodotto.”
Cosa consigli ad un giovane della tua età che si affaccia per la prima volta al panorama musicale?
“il mio consiglio è quello di trovare nella sua scelta il divertimento. Senza divertimento la musica diventa un impegno troppo pesante e il rischio è quello di fuggire. Lo studio inoltre è sicuramente essenziale. E’ il legame che unisce il divertimento alla passione”