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Ottimizzazione dei sedili e telaio ribassato leggero: il Polo Automotive colleziona successi

Redazione
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PESCARA – Sono stati presentati questa mattina in Regione gli ultimi progetti del Polo Automtive, alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive, Giovanni Lolli. Il Polo Automotive oggi conta al suo attivo 23 progetti di trasferimento tecnologico e 16 di ricerca e sviluppo sperimentale.

Tra i progetti uno ha coinvolto l’azienda Lazzerini, attiva nella produzione di sedili, con l’obiettivo dell’ottimizzazione e dell’alleggerimento dei sedili. In particolare, è stato possibile ridurne il peso preservando le caratteristiche di “resistenza strappo e a fatica” previste dalle norme. Fiat Chrysler Automobiles è stata, invece, interessata dal progetto “Telaio ribassato per veicolo commerciale leggero”, che ha permesso un alleggerimento strutturale del veicolo, garantendo prestazioni ottimali. La soluzione sviluppata per il telaio ha consentito un risparmio di peso, a parità di prestazioni, di circa il 35%, grazie anche al passaggio da acciaio ad alluminio. Honda è stata coinvolta in un progetto relativo all’ottimizzazione tecnico/economica della Unique line. I risultati conseguiti si riassumono in: riduzione costi produttivi pari a circa € 450.000/anno; aumento della produzione giornaliera di circa il 15%; recupero spazio in produzione di 1.500 mq; sincronizzazione della produzione.

“Innovazione vuol dire fare cose antiche in modo moderno - ha aggiunto Gilberto Candeloro, del Cda del Consorzio del Polo - Non è solo di prodotto o materiale, ma riguarda tutto quello che ci permette di aggiungere qualcosa di distintivo ai prodotti che offriamo. Questo è il senso dei progetti a cui abbiamo dato e stiamo dando vita”.

Il processo che ha condotto all’attivazione dei progetti è stato raccontato dal direttore dell’organizzazione, Raffaele Trivilino: “Siamo partiti da uno screening delle aziende partner creando un Osservatorio tecnologico in grado di tracciare le caratteristiche delle imprese, le tecnologie e le attrezzature impiegate per individuare problemi ed eccellenze. E’ seguita una fase di animazione con workshop dedicati, eventi di divulgazione, giornate dimostrative, affiancamenti e supporto all’implementazione di nuove tecnologie e materiali. Da qui sono emerse anche le esigenze specifiche delle aziende che ci hanno condotto ad avviare i progetti di trasferimento tecnologico”.

Oggi il sistema delle imprese automotive in Abruzzo occupa circa 30.000 addetti, di cui 25.000 in provincia di Chieti. Il fatturato è di 7 miliardi di euro, pari al 20% del settore manifatturiero e rappresenta circa il 50% dell’export della regione Abruzzo.

Il vice presidente e assessore allo Sviluppo Economico, on. Giovanni Lolli, nel ribadire l'impegno della Regione Abruzzo a sostegno del sistema Automotive, ha sottolineato come “sia strategicamente importante l'orientamento verso la ‘Ricerca e l'Innovazione’, non solo per affrontare le sfide dei mercati globali, ma soprattutto per consolidare, potenziare e sviluppare il tessuto industriale abruzzese che, in questo caso, rappresenta una vera e propria eccellenza. Solo così sarà possibile accrescere il suo ruolo progettuale e di coesione nell'ambito della Strategia ‘Europa 2020’”.

L’unicità dei progetti del Polo è tale da aver convinto i suoi amministratori a portare la propria esperienza a Milano, a Casa Abruzzo, in occasione dell’Expo. A luglio, infatti, il Polo Automotive sarà protagonista di due eventi in cui avrà modo di raccontare la performante esperienza abruzzese.

Quella di stamattina è stata anche l’occasione per mostrare alla stampa e alle autorità regionali uno dei progetti regionali, che ha permesso di dotare un veicolo commerciale leggero del nuovo sistema “shelter”, realizzato grazie alla sinergia favorita all’interno del Polo tra l’azienda Abalog e Università degli studi dell’Aquila, con il supporto di altri partner. Il sistema shelter si riferisce alla componibilità di contenitori su Lcv, come ad esempio il Ducato. La combinazione di contenitori, a diverse temperature e sganciabili facilmente, consente un trasporto merci di differenti tipologie contemporaneamente, con evidente riduzione dei viaggi di consegna e drastico abbattimento di emissioni di CO2, soprattutto all’interno dei centri urbani (il cosiddetto ultimo miglio).

 

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