“Rappresentare le Fiandre, in un evento in Italia, mi ha dato la possibilità di unire le mie due origini e per questo mi ha reso davvero felice”.
E’ così che Sarah Rulli, giovane flautista per metà lancianese e per metà fiamminga, ci ha raccontato, con grande emozione ed orgoglio, la sua esibizione nella cerimonia di apertura della settimana fiamminga nel padiglione del Belgio dell’Expo di Milano.
La Rulli, ieri sera, mercoledì 3 giugno, ha rappresentato i migliori musicisti fiamminghi, suonando con il fisarmonicista Eddy Flecijn e con il pianista Liebrecht Vanbeckevoort, finalista del prestigioso Premio Regina Elisabetta di Bruxelles, di fronte al primo ministro delle Fiandre Geert Bourgeois ed ai più importanti esponenti del mondo dell’economia e della finanze fiamminghi.
“Ho da sempre mantenuto buoni rapporti con la realtà musicale belga - ci ha spiegato la Rulli - e per questo essere chiamata in questa occasione mi ha reso davvero orgogliosa”.
Un’esibizione che ha anche un sapore tutto familiare e che parte dalla nonna materna. “Mia nonna fiamminga ha fortemente voluto che tutti i suoi 10 nipoti, sin da piccoli, suonassero uno strumento musicale - ci ha raccontato Sarah - e quando ci riunivamo tutti da lei, ci faceva lezioni di musica per poi fare veri e propri saggi in casa. Per questo, il mio concerto di ieri lo dedico a lei”.
Una passione per la musica respirata da sempre in casa. E con una nonna così attenta e con una mamma pianista, era impossibile non sentirsela nel sangue. E così, a 9 anni, Sarah Rulli ha iniziato a suonare il flauto e da lì non si è più fermata.
Oggi insegna in una scuola media ad indirizzo musicale a Roma, ma torna a spesso a Lanciano, per insegnare ad una sua piccola allieva, ma anche per il semplice gusto di tornare “a casa”.
“Quando viaggio per lavoro e dico che vengo da Lanciano - ci ha detto la musicista - sono in tanti a conoscerla per la sua lunga tradizione musicale e per i corsi estivi dell’Estate Musicale Frentana, che anch’io da piccola ho frequentato spesso. Insomma - ha concluso Sarah - anche se per metà, è bello essere lancianese ed io ne vado fiera”.