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Il ricordo della guerra negli scritti di Nico Contini, internato come ebreo a Pizzoferrato

L'iniziativa è promossa dall'Anpi e dai Comuni di Lanciano e Pizzoferrato

Redazione
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Erano gli anni della guerra e del fascismo. E Pizzoferrato accoglieva gli internati. L'8 novembre, alle 18, a Lanciano, presso la Casa di Conversazione, ci sarà la presentazione del libro "Nino Contini (1906-1944). Diari dal confino e da Napoli liberata". Il libro contiene gli scritti di e sull'avvocato Nino Contini, internato a Pizzoferrato come ebreo antifascista e poi protagonista e testimone della genesi dell'Italia Repubblicana tra il '43 e il '44. Ne parleranno Marcello De Cecco, Gianni Orecchioni e Bruno Contini, figlio di Nino e curatore del libro, pubblicato da Giuntina nel 2012. L'iniziativa è promossa dall'Anpi e dal Comune di Lanciano. 

Attraversare gli anni dal 1939 al 1944 dopo l’invio al confino, spesso trasferito in tanti posti diversi (prima a Urbisaglia, poi alle Tremiti, e ancora a Pizzoferrato e Cantalupo nel Molise, per l’avvocato antifascista Nino Contini, ebreo e sionista di Ferrara, è una vicenda umana, sociale e politica che si conclude solo nella Napoli appena liberata, quando Nino, già di salute incerta per la malattia che lo porterà alla morte prematura, è finalmente libero di esprimere le sue idee e le sue proposte nel nascente Partito d’Azione per un Italia solo in parte libera, anche se ancora tutta da ricostruire civilmente e politicamente...

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