Nel tardo pomeriggio di venerdì 3 ottobre sono arrivati a Lanciano i viandanti del Tratturo Magno, un percorso di 244 km che collega tramite le “antiche autostrade” la città di Vacri con quella di Foggia, passando per località quali, appunto, Lanciano o L’Aquila.
I camminatori, con a capo dell’agreste corteo Pierluigi Imperiale, promotore dell’evento, sono giunti a Lanciano con non poche difficoltà causate da una frana che ha rallentato l’avanzamento. Ad accoglierli la contrada di Santa Liberata, estremamente cara al Tratturo Magno poiché è stato il primo centro d’accoglienza lancianese che aveva avuto già l’onore di ospitare per tre edizioni precedenti i camminatori e di organizzare eventi per avvicinare i concittadini lancianesi all’antica tradizione della Transumanza.
Perché, in un’epoca così tecnologica, si decide di avvicinarsi ad una tradizione così lontana dalla nostra quotidianità? Pierluigi Immobile ci ha risposto così: “Il mondo della pastorizia non è assolutamente distante da quello tecnologico, tutt’altro.” I pastori utilizzano abitualmente il web per fare pubblicità ai propri prodotti o per mantenersi in contatto fra le diverse zone. Smentita anche la convinzione che il tratturo sia un qualcosa di totalmente conosciuto e di conseguenza archiviabile: prima dell’arrivo a Lanciano lo stesso Immobile ha scoperto nelle zone di Costa di Chieti un’antica serrata romana, ovvero una strettoia che veniva utilizzata dai pastori di un tempo per contare le pecore.
Diverse le iniziative organizzate, in collaborazione con il comune di Lanciano. Il Polo museale ha ospitato una mostra in onore del Tratturo Magno del 2013, ripercorrendone le tappe giorno per giorno. Presente anche una sezione composta da 55 disegni realizzati dal noto illustratore lancianese Lucio Trojano, intitolata “Siamo figli della pecora”. Il chiostro del Polo è diventato un percorso enogastronomico che ha permesso di degustare i migliori prodotti abruzzesi. E per rinsaldare il legame con i tratturi è stata organizzata una camminata lungo il tracciato cittadino che dalla chiesa di Santa Liberata arriva fino a quella dell’Iconicella, passando per il Polo Museale.
Per i più piccoli sono stati organizzati laboratori in piazza Plebiscito: alunni delle scuole elementari e medie hanno avuto la possibilità di avvicinarsi a questo mondo mungendo un gregge di pecore nella piazza principale della città e assaggiando prodotti caseari presso gli stand.
Il mondo della transumanza non è relegato a pura rappresentazione di ciò che avveniva un tempo, ma è la possibilità di conoscere ed amare quelle tradizioni che hanno formato la nostra città.