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Il Dono: tra storia e novità

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LANCIANO - Dal 1833 il Dono, a Lanciano, è uno tra gli appuntamenti più attesi delle Feste di Settembre. E nonostante il naturale evolversi del tempi, la sfilata dell'8 settembre resta tra le più importanti tradizioni religiose e folcloristiche della città frentana. E come ci ha raccontato Bruno Pantaleone, vera anima e memoria storica del Dono, i cambiamenti, in questi quasi 200 anni di storia, si sono avuti solo per mezzi di trasporto e materie prime. Se nell'800 i donativi erano soliti portare solo grano, vere e proprie montagne di grano, oggi ci si sbizzarrisce con tutti i prodotti che le campagne lancianesi offrono. A cavallo di trattori e macchine agricole sempre più grandi e tecnologici. E probabilmente Antonino Di Loreto, il cosiddetto Sindaco di Santa Giusta, che con le sue 52 presenze segna un record assoluto, ricorda tutti questi cambiamenti che ci hanno portato fino al Dono che conosciamo oggi. Quest'anno, a sfilare ci saranno 25 delle 33 contrade di Lanciano. E la vera novità di questa edizione 2014 è senza dubbio la partecipazione della contrada Sant'Egidio. La presenza della contrada degli orti, fortemente voluta dal direttore artistico delle Feste di Settembre Stefano Angelucci Marino, si deve soprattutto al lavoro instancabile ed amorevole del presidente dell'associazione Sant'Egidio, Umberto Nasuti. "Il carro che vedrete lunedì - promette Nasuti - sarà un vero e proprio omaggio agli orti della mia terra". "Il Dono - ci ha detto Pantaleone - è uno dei momenti più belli che si vivono a Lanciano e con il nostro lavoro ci auguriamo di riuscire a trasmettere la nostra stessa passione ai più piccoli, cosicché possano davvero rappresentare il futuro di questa manifestazione".
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