Sequestro preventivo di 20.000 euro e di 4 autovetture (Toyota Yaris, Mercedes 220, Fiat Punto e Fiat Brava) intestate a prestanome. Questa il provvedimento emesso nei confronti di Vincenzo Bevilacqua, di San Vito Chietino (Chieti), arrestato il 17 ottobre scorso per usura e tentata estorsione, in concorso con Nicola D'Alba, di Atessa, a danno di un operaio e una commerciante.
I due prestavano denaro e per la restituzione applicavano interessi del 60%, ma oltre alle accuse di usura ed estorsione, pesa su di loro l’aggravante di aver agito in danno di chi si trova in stato di bisogno.
Il gip del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, ha disposto il sequestro dei beni per un totale di 60.000 euro complessivi. Attualmente Bevilacqua e D'Alba si trovano nella casa circondariale di Villa Stanazzo di Lanciano, sottoposti alla misura cautelare della custodia in carcere.