Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che da 30 anni si occupa della raccolta e del riciclo dell’olio lubrificante usato su tutto il territorio nazionale, è main partner di Goletta Verde, che in questi giorni ha analizzato lo stato di salute del mare abruzzese, partendo da Vasto per arrivare fino a Giulianova.
L’olio usato è ciò che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli di ciascun cittadino. In Abruzzo sono state recuperate 2.977 tonnellate, 1.140 delle quali in provincia di Chieti, un dato in aumento rispetto alle 1.093 raccolte l’anno precedente. “Si tratta di un buon risultato ottenuto anche grazie all’accordo ‘Porti Puliti’ siglato tra il COOU, la Regione Abruzzo e l’Autorità Marittima per la corretta raccolta degli oli lubrificanti usati provenienti dai sedimi portuali della regione”.
La piccola percentuale che ancora sfugge alla raccolta si concentra nel settore industriale e in particolar modo nel “fai da te” in autotrazione, nautica e agricoltura. “Si tratta di circa 10mila tonnellate che, se fossero tutte sversate in mare, inquinerebbero una superficie pari a 47 volte il Lago di Garda”. A contatto con l’acqua, l’olio lubrificante usato crea una patina sottile che impedisce alla flora e alla fauna sottostante di respirare.