L'Abetina di Rosello, situata nel pittoresco borgo di Rosello, è destinata a diventare il primo Bosco Vetusto d'Italia, inaugurando così la rete nazionale dei Boschi Vetusti d'Italia, tema discusso nel primo workshop nazionale dedicato a questa tematica.
Il vice presidente della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, ha annunciato con orgoglio che un maestoso abete bianco di 50 metri, situato nel cuore della riserva naturale regionale dell'Abetina di Rosello, è il secondo albero autoctono più alto d'Italia.
“Sarà il fiore all’occhiello del nostro immenso patrimonio verde – ha aggiunto il vice presidente - e siamo felici di averlo inserito, insieme al primo bosco vetusto d’Italia, in una rete nazionale che valorizzerà e tutelerà ancora di più la ricca biodiversità di questi luoghi di straordinaria bellezza”.
Un bosco vetusto, detto anche foresta primaria o foresta antica, è un ecosistema forestale che è stato in gran parte intatto per un lungo periodo di tempo, senza essere significativamente influenzato dall'attività umana moderna. Questi boschi rappresentano i residui delle foreste originarie che un tempo coprivano vaste aree del nostro pianeta.
A decretare il primato è stato un gruppo di esperti arboricoltori, agronomi e tree-climbers friuliani che nei mesi scorsi hanno effettuato tutte le misurazioni delle altezze degli esemplari di abete bianco, allo scopo di stilare questa speciale classifica.
L’abetina riceverà questa prestigiosa nomina, in attuazione del recente decreto Ministeriale in materia, alla presenza dei massimi esperti del settore, provenienti dai Servizi e Agenzie Foreste e Parchi delle Regioni italiane e dalla Direzione generale dell’Economia montana e delle Foreste del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare.
“Eventi come quello di oggi – ha dichiarato Imprudente in occasione dell’inaugurazione del workshop - testimoniano l’attenzione del governo regionale verso le politiche di tutela ambientale e di promozione di uno sviluppo territoriale sostenibile. Abbiamo rimesso al centro l’inestimabile valore del nostro patrimonio forestale, promuovendo la salvaguardia dell’ambiente, del territorio e di tutto il comparto silvicolturale.”
“Nel corso di questi ultimi 4 anni – spiega il numero due della regione – sono stati molteplici gli interventi, inseriti nel Piano di sviluppo rurale (Psr), a favore della forestazione sostenibile, come ad esempio il bando sulla viabilità rurale e forestale, l’intervento per favorire l’imboschimento e la creazione di aree boscate per la realizzazione di nuove tartufaie o il bando volto alla preservazione dei danni alle foreste derivanti da incendi, dissesto idrogeologico ed attacchi parassitari.”
“Le operazioni di misurazione ‘ad alta quota’ – conclude Emanuele Imprudente – sono state spettacolari ed hanno certificato l’esistenza nell’Abetina di Rosello dell’albero autoctono più alto d’Italia. Un record – conclude – che darà ulteriore impulso alla promozione del nostro patrimonio naturale, reso possibile grazie al lavoro dei tecnici di molte regioni d’Italia e ai professionisti del Servizio Foreste e Parchi del mio assessorato che ringrazio per l’impegno profuso”.