“I dati diffusi dall’Ufficio studi Confartigianato Imprese che certificano, per il 2023, un PIL abruzzese al +1.1%, più del doppio rispetto a quello nazionale, ci consegnano una regione in salute e soprattutto sono la migliore risposta ai tanti, troppi, profeti di sventura che leggiamo ogni giorno”.
Lo afferma Mauro Febbo, consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia all'Emiciclo.
"Questi risultati invece - aggiunge - sono la dimostrazione di una politica attenta e ragionata che si sta portando avanti nonostante le numerose difficoltà. Peraltro un dato fortemente positivo nonostante il comparto automotive, trainante per la nostra regione, ha subito a causa della pandemia prima e della guerra ucraina poi. Tra l’altro, stiamo per entrare nel pieno dell’attuazione delle manovre legate ai fondi strutturali europei, finalmente sbloccati da Bruxelles, che per l’Abruzzo valgono 1 miliardo e 100 milioni da destinare a sostegno dei comparti dell'industria, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura, così come per i fondi di sviluppo e coesione, altri 800 milioni di euro, che rappresentano un’altra ghiotta occasione per rafforzare il sistema delle infrastrutture e del riequilibrio territoriale. Senza dimenticare, inoltre, le risorse messe a disposizione dell'Abruzzo dal PNRR che valgono altri 4 miliardi di euro.
I dati dell’Ufficio studi Confartigianato Imprese confermano inoltre la serietà e la compostezza nelle scelte portate avanti ma soprattutto il giusto approccio del mondo imprenditoriale che non si lascia certo incantare da qualche “stonatura” di alcune sigle sindacali. D’altronde, i contatti e le richieste per gli insediamenti nelle zone Zes, il crescente sviluppo mercantile nei porti di Vasto e Ortona unitamente all’incremento esponenziale del trasporto merci su ferro con Sangritana e l'interscambio con Manoppello sono un’ulteriore dimostrazione di fiducia nei confronti della programmazione di questo governo regionale.
Questi dati - conclude Febbo . saranno utili per le scelte future che dovranno certamente interconnettersi con le linee di sviluppo tracciate a livello nazionale ed europeo”.