LANCIANO - Con la sconfitta subita all’Arechi di Salerno (1 a 0 per i padroni di casa) la Virtus Lanciano saluta il campionato di serie B. Che quella di ieri, sarebbe purtroppo stata soltanto una triste formalità, lo si era già capito dal playoff di andata, quando un Lanciano dimesso e senza idee era stato demolito al Biondi, dalla sfidante Salernitana con un secco 1 a 4.
Pensare di poter ribaltare la situazione era francamente troppo, ed anche la partita di ieri ha purtroppo confermato tutte le recenti note negative, mostrate nelle ultime gare dai ragazzi di Maragliulo. La Virtus Lanciano saluta così la serie B dopo quattro anni forse irripetibili e ricchi di tante belle soddisfazioni: come dimenticare le vittorie, le sfide ai grandi club, e l’attenzione dei media nazionali ed internazionali culminati con l’articolo che “L’Equipe” prestigioso quotidiano sportivo francese dedicava, tra sacro e profano, al piccolo club della provincia abruzzese “faiseur de miracles”.
Quattro anni intensi che i tifosi frentani non potranno dimenticare, ma che lasciano comunque tanto amaro in bocca, per il modo in cui questa retrocessione è avvenuta. Va infatti ricordato che, nonostante le innumerevoli difficoltà soprattutto extracalcistiche, gli uomini di Maragliulo si erano comunque meritati la permanenza nella serie cadetta, avendo guadagnato sul campo ben 48 punti. Una salvezza in parte compromessa da una Giustizia Sportiva fin troppo celere e puntuale nel punire ogni minima mancanza del club frentano, apparso però in difficoltà come non mai nella recente gestione Maio.
E proprio dalla famiglia Maio ci si aspettano segnali, per capire quale sarà il futuro prossimo del sodalizio frentano: con la retrocessione in Lega Pro potrebbero infatti tornare d’attualità le voci di una cessione del club anche se al momento si tratta solo di indiscrezioni. La speranza e che nei prossimi giorni, smaltita la delusione si possa fare più chiarezza sul futuro della società e su quello che a tutti gli effetti è un patrimonio della città.