Una Virtus "di lotta e di governo" piega il Latina e coglie tre punti preziosissimi per la classifica e per il morale; "di lotta" perchè sa andare oltre i limiti imposti da un campo reso pesantissimo dalla pioggia, caduta copiosa fin dal mattino, che richiedeva più la sciabola che il fioretto; "di governo" perchè oltre alla foga agonistica e alla corsa ha saputo metterci la testa e la qualità , cercando sempre di giocare e di fare la partita contro un avversario ben disposto e ottimamente organizzato.
Partono subito bene i rossoneri aggredendo la gara e trovando dopo 12 minuti il vantaggio con il bomber Pavoletti (giunto al 6° gol stagionale) imbeccato, nel cuore dell'area di rigore, da una punizione, deviata, di Mammarella; tre minuti dopo è Titone, innescato da un rilancio lungo della difesa, a seminare l'avversario diretto in velocità e presentarsi al tiro sfiorando il palo alla destra di Costantino. La Virtus continua a macinare gioco e al 20' è capitan D'Aversa a colpire, su calcio piazzato, il palo esterno.
E' un copione ben noto, la Virtus crea molto ma non riesce a chiudere la partita quando è il momento di farlo. Così, al 27', Jefferson Andrade con una prepotente azione individuale buca la difesa rossonera e, anticipando la battuta con la punta del piede, trova il tiro vincente beffando un sorpreso Aridità . 1-1, tutto da rifare. Il primo tempo regala un'altra grande opportunità alla Virtus: Chiricò, spesso imprendibile per Maggiolini e compagni di reparto, scappa sulla destra dribblando mezzo Latina e scodella sul secondo palo dove l'accorrente Volpe non riese a chiudere in porta calciando sull'esterno della rete.
Prima della chiusura di tempo è ancora Titone a liberarsi per due volte al tiro risultando impreciso in entrambe le occasioni.
Nell'intervallo Giove Pluvio si concede una licenza e un sole novembrino risplende sul "Biondi": pare di buon auspicio e così sarà .
Dopo un avvio di secondo tempo in cui il Latina sembra voler alzare un po' la linea di centrocampo è ancora la Virtus a costruire (e realizzare se non fosse per una decisione sbagliata del collaboratore dell'arbitro) la palla del raddoppio: su una palla tagliata da destra di Chiricò, Massoni irrompe in corsa e incorna in rete (59'). E' gol per tutti ma non per la bandierina alzata del signor Miceli.
La Virtus non molla la presa, vuole la vittoria e ci prova ancora; Gautieri manda in campo prima Turchi per Titone e poi Marfisi per Capece per immettere energie fresche.
All'82' arriva il premio alle fatiche virtussine; un chirurgico Volpe raccoglie una corta respinta della difesa e batte al volo (di destro) dal limite dell'area, la traiettoria risulta imprendibile per Costantino: gonfia la rete del Latina e il cuore dei tifosi rossoneri.
Prima della fine c'è giusto il tempo per un altro slalom di Chiricò che, convergendo da destra, salta tre uomini e prova la giocata da urlo con un pallonetto che non sorprende il portiere avversario (88') e per l'ingresso in campo di Piccioni (al posto dello stesso Chiricò), alla seconda presenza stagionale.
Gli uomini schierati da Gautieri:
Aridità , Aquilanti, Mammarella, D'Aversa, Massoni, Amenta, Chiricò (Piccioni 88'), Capece (Marfisi 80'), Pavoletti, Volpe, Titone (Turchi 70').
A disposizione: Amabile, Di Filippo, Vastola, Improta.
LATINA: Costantino, Gasperini, Maggiolini, Tortolano (Carta 81'), Cafiero, Farina, Matute, Fossati (Tortori 83'), Andrade, Giannusa, Ancora (Merito 65').
A disposizione: Martinuzzi, Toscano, Pagliaroli, Bernardo. Allenatore: Ghirotto