Partecipa a Lanciano News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

«Leggere alimenta spirito critico»

Dichiarazione dell’assessore regionale Santangelo alla cultura agli “Stati generali dei Patti per la Lettura”

redazione
Condividi su:

“L'iniziativa degli Stati generali dei Patti per la Lettura va nella direzione giusta, perché non si limita ad affermare principi, ma sostiene in modo fattivo la crescita di una rete pubblico-privata dove tutti collaborano per promuovere la lettura quale strumento di crescita dell’individuo e della comunità”. Lo ha dichiarato Roberto Santangelo, assessore alla Cultura e all’Istruzione della Regione Abruzzo, a margine dei lavori della manifestazione organizzata dal Centro per il libro e la lettura (CEPELL) del Ministero della Cultura.  

Dopo i saluti istituzionali di rito, l’assessore Santangelo è intervenuto – con Paola Passarelli, direttore generale Biblioteche e diritto d’autore, Adriano Monti Buzzetti Colella e Luciano Lanna, rispettivamente presidente e direttore del CEPELL e Gian Guido D'Alberto, sindaco di Teramo e responsabile di ANCI Abruzzo – nel panel “I Patti per la Lettura, da rete locale a rete regionale” sottolineando come le Regioni possano e debbano svolgere il ruolo di enti facilitatori per dare impulso alla lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita.

Una preziosa opportunità, pertanto, per tracciare un bilancio sulle esperienze sedimentate negli ultimi anni e soprattutto per condividere iniziative e proposte per il futuro.

 “C’è una grande attenzione nei confronti dell’Abruzzo e dell’Aquila da parte del Ministero della Cultura – ha sottolineato Santangelo  – e siamo orgogliosi di ospitare una manifestazione di rilievo nazionale così importante, che vede la presenza di numerosi assessori alla cultura anche da fuori regione, perché educando a leggere si acquisire il senso critico di ciò che viviamo, una capacità che la nostra società sta perdendo. Questa è la consapevolezza da cui dobbiamo partire, confrontandoci anche con le nuove tecnologie, lavorando come istituzioni per favorire questo tipo di attività”. 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook