"Non è pensabile, nel 2024, attendere fino a quasi due anni per una colonscopia, o un anno e mezzo per un'ecografia alla mammella o una elettromiografia: sono cifre che mettono in discussione non solo l'efficacia della prevenzione, ma, in molti casi la sopravvivenza dei pazienti". Così il consigliere regionale Antonio Di Marco, vice presidente II Commissione, in merito ai dati sulle liste di attesa relativi agli ultimi cinque mesi: numeri "drammatici" che secondo il consigliere Pd "confermano l'esigenza di un intervento concreto da parte della governance sanitaria regionale e aziendale".
"Il governo regionale usa le risorse libere per finanziare profumatamente 'feste e fiere' ed eventi di un giorno, come è successo in Consiglio regionale con 'La notte dei serpenti', ma per ripianare la sanità chiede una razionalizzazione dei costi del settore, quindi tagli che pagheranno i cittadini e con altre rinunce, che per la Asl 3 riguarderanno: la spesa farmaceutica per 500mila euro; il personale non dipendente per altri 500mila euro; le scorte di reparto per 1 milione e 500mila euro; le domande laboratoriali per 1 milione; i servizi non sanitari per 1 milione e 500mila euro".
"Bisogna avere il coraggio di rinunciare alle spese superflue e destinare tutte le risorse possibili per sostenere il diritto alla salute e alla cura della comunità” ha concluso Di Marco.
(Ansa Abruzzo)