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L'apertura delle feste con l’esordio della Banda Filarmonica della Frentania

La banda in piazza anche nelle tre serate di festa con i 40 musicisti frentani guidati dal Maestro Giovanni Sabella

Redazione
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LANCIANO – La tradizione della banda è una di quelle che più caratterizza le Feste di Settembre e tanta è l’attesa nella serata di apertura per vedere i tradizionali fuochi, l’accensione della paratura e delle luminarie su tutto il corso Trento e Trieste e Piazza Plebiscito prima della sfilata della Banda che in maniera festosa accompagna uno dei momenti più caratteristici della nottata.

Quest’anno la tradizione della Banda è però accompagnata da una novità, l'esordio dei 40 giovani musicisti lancianesi e frentani che per la prima volta suoneranno insieme, un gruppo costituito per l’occasione che nel nome di Banda Filarmonica della Frentania rivendica anche un po’ l’appartenenza al proprio territorio.

Un debutto speciale per loro diretti dal giovane e talentuoso Maestro Giovanni Sabella, classe 1988 che avrà il compito di guidare i musicisti nelle esibizioni delle Feste di Settembre, protagonisti non solo della sfilata della nottata. 

Il 14, il 15 e il 16 apriranno infatti le serate in Piazza Plebiscito, alle 20.30 i musicisti porteranno infatti un repertorio di tradizione e innovazione insieme, nello spirito che ha guidato la nascita del gruppo, con i giovani musicisti lancianesi e del territorio che hanno scelto di omaggiare i compositori classici come per esempio Verdi, Rossini, Beethoven, ma anche con lo sguardo alle nuove generazioni e alla propria terra, come nel caso del compositore lancianese Masciangelo di cui il maestro Sabella ha appena ultimato la trascrizione di un brano sinfonico riproposto nel corso delle serate.

Omaggio ai grandi ma anche contemporaneità, una scelta quella di riportare la banda in piazza con una veste nuova e che rivela la lancianesità, filo conduttore in queste feste, ma che racconta anche l’interesse di molti giovani per una tradizione che, rivista in chiave moderna, possa appassionare i loro coetani, senza dimenticare le generazioni per le quali la banda rappresenta ancora, quasi, un’istituzione.

 

 

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