LANCIANO - Sono cinque le persone arrestate per furto, ricettazione e rapina a Lanciano. Si tratta di Antonio Angelucci, 26 anni, Mauro Renato Cupido, 28 anni, Tomassina Ranalli, 27 anni, Pasquale Aitoro, 39 anni e Gessica Roberta Angelucci, 27 anni. Negli ultimi due mesi, i cinque si sono resi protagonisti di episodi delittuosi caratterizzati da violenza e crudeltà spesso nei confronti di anziani.
Grazie alle telecamere di sorveglianza, è stato possibile riconoscere Antonio Angelucci, responsabile di uno scippo nel centro storico lo scorso 11 febbraio, mentre il complice è ancora in via di riconoscimento. Tomassina Ranalli e Mauro Renato Cupido, marito e moglie, e Pasquale Aitoro (compagno della madre di Cupido, ndr) si sono invece resi protagonisti di una rapina ai danni di una persona anziana nei pressi di Santa Maria Maggiore. Angelucci e Aitoro hanno raggiunto la Ranalli, introdotta con una scusa in casa della vittima, per poi simulare una scenata di gelosia e aggredire l’uomo con una torcia. Hanno così avuto modo di modo rovistare in casa trovando però solo un bancomat e pochi euro ma lasciando l’uomo in una pozza di sangue.
Il gip Massimo Canosa ha accolto la richiesta di custodia cautelare della Procura per i tre, non solo per la gravità e crudeltà dell’accaduto ma anche perché pluripregiudicati e nonostante agli arresti domiciliari erano in giro a delinquere.
La seconda rapina, risalente al gennaio scorso, ha visto protagonisti Gessica Roberta Angelucci e Mauro Renato Cupido, in due momenti diversi, sempre nei confronti della stessa donna anziana nel centro storico di Lanciano. Il 23 gennaio, la donna aveva subìto un furto in casa in cui le era stato portato via anche un bancomat. Il giorno dopo, le telecamere di sorveglianza della banca hanno permesso il riconoscimento di Cupido recatosi nell’istituto di credito per ben 4 prelievi. Due giorni, la Angelucci si è recata di nuovo a casa della signora convincendola ad aprirle promettendole di poterle rivelare l’identità dei ladri responsabili del furto in casa. Una volta dentro è arrivato un complice con il volto travisato da asciugamani che ha iniziato a pestare la donna con l’aiuto della Angelucci. Anche in questo caso magro il bottino.
“Abbiamo inferto un altro duro colpo alla criminalità in città - dichiara il sostituto procuratore Rosaria Vecchi - con queste misure cautelari e con le indagini ancora in corso, siamo certi che anche i complici ancora a piede libero abbiano le ore contate”. Soddisfazione anche da parte del capitano dei Carabinieri Massimo Capobianco. “Sottolineo ancora una volta l’importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e cittadinanza contro la criminalità - sottolinea Capobianco - e ricordo a tutti, in particolar modo alle fasce più deboli, di mantenere alta l’attenzione, non aprire agli sconosciuti e non fidarsi di chi non si conosce bene”.
“Abbiamo deciso di divulgare foto e nomi - ha concluso il procuratore Francesco Menditto - perché crediamo che i cinque possano essere responsabili anche di altri furti, per cui se qualcuno dovesse riconoscerli può comunicarcelo per favorire il proseguo delle indagini”.