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Incendio in impianto trattamento rifiuti, difformità nella gestione rilevate dai Carabinieri Forestali

Deferito all'Autorità Giudiziaria il legale rappresentante della società

redazione
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Militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Villa S. Maria, chiamati ad intervenire a seguito di un incendio sviluppatosi all’interno di un impianto di gestione rifiuti, pericolosi e non, nella zona industriale della cittadina frentana, che è stato successivamente spento dalle squadre dei Vigili del Fuoco di Casoli e Chieti, hanno avviato una serie indagini atte ad accertare le cause dell’evento.

Sul posto,stante il permanere di una densa cortina di fumo scuro,sono intervenuti anche i tecnici dell’Arta Chieti per effettuare i campionamenti di rito dell’aria.

I militari della Specialità forestale hanno deferito all’Autorità Giudiziaria il legale rappresentante dell’impresa per aver commesso una serie di violazioni alla normativa ambientale (D.Lvo 152/2006) ed al Codice Penale rilevate in sede di accertamento; tra queste, l’incauto deposito di rifiuti definiti “infiammabili” in aree di manovra e dunque il non rispetto dei corridoi di sicurezza previsti dal Piano specifico e l’utilizzo di aree di stoccaggio non autorizzate. 

L’indagato rischia da uno a 5 anni di reclusione per la violazione al Codice Penale e da 3 mesi ad 1 anno di reclusione o l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro per la violazione al Testo Unico Ambientale. 

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