Costi di produzione molto elevati e ricavi sempre minori. Anche gli agricoltori dei comprensori frentano e vastese hanno protestato oggi con una manifestazione che si protrarrà per tre giorni, fino a domenica. Annunciata al Commissariato di Lanciano, responsabile dell'ordine pubblico, la partecipazione di 300 agricoltori e 200 trattori.
Il corteo è partito alle 10 dal lungomare di Fossacesia per raggiungere Atessa, in località Piazzano, dove ci sarà un presidio permanente fino alle 17 di domenica 4 febbraio. Nel lungo tragitto i mezzi agricoli sono transitati sulla Statale Fondovalle Sangro ben oltre le ore 13. Non eccessivi i disagi per gli automobilisti. La protesta è pacifica supportata dallo slogan "Salvaguardiamo il nostro cibo e salveremo il futuro di tutti". Sempre oggi, alle 15, il corteo ripartirà per raggiungere il centro di Atessa per poi far ritorno al presidio.
La manifestazione è organizzata da Co.sp.a, comitato spontaneo agricoltori.
L'amministratore del gruppo Cospa, Dino Rossi, dice: "Buona riuscita della manifestazione con la presenza di tanti agricoltori. Anche l'agricoltura abruzzese è attanagliata da problematiche diventate incancrenite. Non dobbiamo più coltivare, costretti a sottostare alle scelte ambientaliste di una Europa selvaggia col progetto rewilding europe, ecco perché l'attacco alle aziende costringendole a chiuderle con prezzi dei nostri prodotti che valgono meno dei fertilizzanti e delle sementi; per acquistare un litro di gasolio occorrono 5 litri di latte al netto delle spese. E poi la fauna selvatica è diventata un problema grandissimo e viene sfamata dal mondo agricolo, ma poi si paga appena il 16% del danno subito, infine i fitofarmaci sono sempre più costosi e meno efficaci".