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Piano di riorganizzazione scolastica

Per D'Ortona, l'esecutivo pupillo discrimina le scuole periferiche e non concerta con Dirigenti, Insegnanti e Famiglie

La Redazione
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LANCIANO. Piano di riorganizzazione scolastica al Comune di Lanciano, il capogruppo del Pdl Manlio D’Ortona interviene in merito alle decisioni dell’amministrazione Pupillo oggetto del Consiglio comunale di oggi pomeriggio, giovedì 1 dicembre. L'assessore all’Istruzione Marcello D'Ovidio e la sua maggioranza hanno individuato una nuova configurazione delle istituzioni scolastiche autonome (scuola d'infanzia, elementare e scuola media) che prevede l’accorpamento delle scuole cittadine in quattro gruppi: 1) Istituto comprensivo: scuola Mazzini e I circolo didattico "E. Ettobrini" per un totale di studenti di 1321 unità; 2) Istituto comprensivo: scuola Umberto I e II circolo didattico "P. Piemonte" per un totale di studenti di 1151 unità; 3) Istituto comprensivo: "G. D'Annunzio" per un totale di studenti di 635 unità; 4) Istituto comprensivo: III circolo didattico "Olmo di Riccio" e scuola di infanzia, elementare e secondaria di Frisa per un totale di studenti di 798 unità. “Questa proposta – è il commento di D’Ortona, assessore all’Istruzione della passata amministrazione - di fatto genera un forte squilibrio tra i primi due istituti e gli ultimi due, relegando a poli di serie B le scuole periferiche, in particolare quelle dei quartieri di Santa Rita e Olmo di Riccio, che invece rappresentano due delle zone più popolose di Lanciano alle quali è giusto dare, pertanto, la rappresentatività e considerazione che meritano. Rispetto a Santa Rita, in particolare, si rendono vane le tante iniziative messe in campo dalle precedenti amministrazioni di centrodestra (la piscina, la pista ciclabile, il centro di aggregazione per anziani) per conseguire obiettivi di integrazione e crescita culturale. In generale, dunque, con questa spartizione non si garantisce, e anzi si mina, qualunque integrazione dal punto di vista sociale culturale e didattico tra i diversi quartieri della città e tra i rispettivi residenti, in particolare tra gli alunni”. Una decisione, quella portata avanti dall’esecutivo Pupillo, che secondo D’Ortona non mette i ragazzi al centro della scelta e anzi danneggia l’offerta formativa e didattica, in particolare in alcune scuole che, penalizzate dal numero esiguo di studenti, rischiano di beneficiare di meno risorse e attenzione delle altre. Manlio D’Ortona pone l’accento anche su un altro elemento di criticità: il fatto che, nell’apposita commissione consiliare tenutasi qualche giorno fa sull’argomento, la maggioranza ha annunciato questa decisione evidenziando la provvisorietà della scelta e rimandando a periodi successivi modifiche e nuove valutazioni. “Questo approccio di scelta non definitiva ma rimodulabile l'anno prossimo - sottolinea il capogruppo del Pdl - impatta fortemente sulla continuità didattica, creando disagio a famiglie e studenti. Crediamo opportuno scegliere ponendo al centro il percorso formativo dei ragazzi che sono e rimangono il futuro e la speranza del nostro paese. Inoltre – aggiunge Manlio D’Ortona – è mancata la concertazione vera con le scuole, con i dirigenti scolastici e gli insegnanti che avrebbero potuto, meglio di qualunque amministratore, fornire un quadro completo e dettagliato della situazione”. A questo proposito l’esponente di centrodestra cita l’Associazione nazionale dirigenti, che in un comunicato si è orientata verso la soluzione a tre istituti comprensivi, e conclude: “La scelta ottimale che l’amministrazione Pupillo poteva e doveva fare era questa, accorpando D’Annunzio e terzo Circolo, in modo da garantire il giusto equilibrio tra i tre istituti: Mazzini + I circolo ( popolazione alunni 1321); Umberto I + II circolo (popolazione alunni 1151); D’Annunzio + III circolo (popolazione alunni 1433)”. MANLIO D’ORTONA Consigliere comunale Capogruppo Pdl
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