Il giorno venerdì 30 agosto 2013, presso il palazzo degli studi di Lanciano verrà presentato il libro “Le acque a Sant’Egidio. Identità culturali” scritto da Melissa Di Giovanni e Umberto Nasuti, due giovani studiosi della storia e delle tradizioni della città di Lanciano. Per l’Arch. Umberto Nasuti si tratta della seconda fatica letteraria dopo il grande successo ottenuto col romanzo: “La Fontana di Longino” edito da Editrice Itinerari nel 2010. Per la Dott.sa Melissa Di Giovanni è la felice conclusione ad anni di studi e ricerche sulla Fontana Di Civitanova.
Il libro “Le acque a Sant’Egidio.” verrà presentato, non a caso, nell’ambito delle Feste di Settembre 2013 – “Una tradizione viva”. Il Presidente Stefano Angelucci Marino ha amato da subito il testo e la ricerca storica in esso contenuta e ha fortemente voluto che la presentazione avvenisse nell’ambito delle Feste.
L’Antropologa Prof. Lia Giancristofaro, autrice della prefazione, afferma: “Ben venga, dunque, questo prezioso contributo toponomastico e storico-sociale volto alla comprensione di un territorio … La ricerca, come si evince dal titolo, rimarca la volontà di indagare il contesto culturale degli ortolani di Sant’Egidio nel senso olistico della identità culturale.”; L’appendice al testo è stata scritta invece dallo storico Domenico Maria del Bello; Entrambi saranno presenti nella serata di presentazione del libro, insieme al giornalista e scrittore vastese Nicola D’Adamo e alla giornalista Gabriella Mauro, interverranno altresì l’ass. alla Cultura della Provincia di Chieti L. De Fanis, il Sindaco di Lanciano M. Pupillo e il Sindaco di Tollo A. Radica.
Gli argomenti trattati sono gli orti e la Fontana di Civitanova, orientati verso la riscoperta dei valori legati all’umiltà della civiltà contadina. Gli ortolani di Sant’Egidio hanno costruito con il lavoro, la pazienza e l’ingegno, un territorio fatto di gradoni in terra e di forme geometriche perfette. Attraversare questi luoghi induce a fare un viaggio non solo nello spazio ma anche nel tempo e aiuta a capire quale fatica e quale amore hanno queste persone per la terra e per il loro mestiere.
Il libro è frutto di studi approfonditi su scritti antichi e documenti inediti e si divide in due parti che analizzano e approfondiscono diversi aspetti della contrada di Sant’Egidio, dei suoi corsi d’acqua, dell’attività dell’ortolano, dell’architettura e dell’ingegneria della Fontana.
Il primo capitolo è dedicato al territorio, con l’esposizione di tutte le peculiarità della contrada, sia storiche, sia geografiche, che geologiche, proseguendo poi con la descrizione delle sorgenti e delle peschiere, i terrazzamenti, le serre e il cortile. Vengono raccontati l’attività professionale dell’ortolano e gli aspetti quotidiani popolari della sua vita. Ci sono, inoltre, alcuni approfondimenti, sulle geometrie degli orti e sul “laccio di Sant’Egidio” (il sedano).
Nel secondo capitolo si traccia la storia della più grande fontana di Lanciano; se ne descrive l’origine e la morfologia, l’architettura e le vicende costruttive ma anche l’epigrafe in pietra su di essa posizionata e le strade di accesso. Viene anche tratteggiata la biografia del progettista e la storia della lavandaia che, insieme all’ortolano, è l’altra figura legata imprescindibilmente alla vita attorno alla fontana.
Successivamente viene proposto il racconto di una passeggiata fra gli orti ed ha come protagonisti due giovani ragazzi che si meravigliano di fronte alla natura e alle costruzioni di caratterizzanti la Contrada di Lanciano.
Melissa Di Giovanni
Umberto Nasuti