Si è tenuto recentemente un evento d'iniziativa sociale Solidarietà per la Syria, promosso dal fotoreporter ortonese Sebastiano Nino Fezza, fondatore della pagina facebook Ortona for Syria, in collaborazione con l'Associazione Colonne d'Ercole e Consulta Giovanile di Ortona, che si è tenuto nella Sala Eden di Ortona.
“E' la guerra degli ultimi”, quella che non è mai sotto i riflettori mediatici, quella di cui non parla mai nessuno e che è molto difficile da raccontare (in Syria ad oggi sono morti circa 45 giornalisti) poiché dal 2011 è in atto una guerra civile tra le forze governative e quelle di opposizione che ha visto coinvolti circa 80 mila morti, di cui 8 mila bambini e un 1 mln e mezzo di profughi.
A Itrib, località poco abitata nei pressi di Atma, attualmente ci sono 25 mila sfollati in un uliveto, di cui 4 mila bambini, con soltanto due servizi igienici a disposizione.
Grazie ad una rete di collaborazione promossa dalla pagina facebook Ortona for Syria e dal promotore dell'incontro Nino Fezza, è stato possibile creare una gara di solidarietà nazionale dove sono presenti più di venti città italiane (altrettante sono le pagine facebook attive per il progetto for Syria) che operano a sostegno delle popolazioni in guerra con l'obiettivo di reperire materiali alimentari, e di altro genere, e di creare siti di stoccaggio per i beni recuperati.
Attualmente esiste un magazzino a Trieste nel quale lavorano 40 volontari e che ospita circa 4500 scatoloni pronti per essere spediti nelle zone colpite.
L'esigenza di avere altri spazi di stoccaggio nasce non solo per il continuo arrivo di materiale utile, ma anche per l'esigenza di creare uno luogo di organizzazione e coordinamento di attività anche in caso di terremoti o altri conflitti.
Ausilia Children Abruzzo è una Onlus che vuole essere un punto di raccolta per la città di Ortona e un centro organizzativo di aiuti umanitari per tutte quelle popolazioni colpite dalla guerra, che attualmente sono 59 nel mondo e che nessuno conosce.
Il Sindaco Vincenzo D'Ottavio, presente all'incontro, si è impegnato pubblicamente affinché l'amministrazione pubblica metta a disposizione un luogo fisico in cui operare.
Nino Fezza ricorda che non bisogna dimenticare questi territori; grazie al monitoraggio del fotoreporter sulle zone colpite e grazie alle migliaia di visualizzazioni che la sua pagina facebook raccoglie, è possibile mantenere alta l'attenzione e dare un contributo reale alla causa umanitaria.
Le associazioni partecipanti e la Consulta Giovanile del Comune cittadino si sono rese disponibili a collaborare per la riuscita dei progetti in cantiere della Onlus.