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Sulla questione ADI finalmente si inizia a mettere nero su bianco

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Al Presidente
del Consiglio Comunale Lanciano

ORDINE DEL GIORNO
su Assistenza Domiciliare Integrata del Distretto Sanitario di Lanciano

Il Consiglio Comunale,
Premesso:
• Che le cure domiciliari consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi prestati da personale qualificato per la cura e l’assistenza delle persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità, con patologie in atto o con esiti delle stesse, per stabilizzare il quadro clinico, limitare il declino funzionale e migliorare la qualità di vita quotidiana..
Fonte: Ministero della Salute, Commissione Nazionale per la definizione e l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza 2007.
• Che gli obiettivi generali delle cure domiciliari riguardano:
• L’assistenza a persone con patologie trattabili a domicilio al fine di evitare il ricorso inappropriato al ricovero in ospedale o in altra struttura residenziale (RSA, Struttura Riabilitativa)
• La continuità assistenziale per i dimessi dalle strutture sanitarie con necessità di prosecuzione delle cure (quando un reparto decide, con il curante, di fare la cosiddetta dimissione protetta)
• Il supporto alla famiglia;
• Il recupero delle capacità residue di autonomia e di relazione;
• Il miglioramento della qualità di vita anche nella fase terminale;
Fonte: Ministero della Salute, Commissione Nazionale per la definizione e l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza 2007

 

• Che per la Legge Regionale 5/2008 (Piano Sanitario regionale) il paragrafo 5.2.7.1 recita in merito al SISTEMA DELLE CURE DOMICILIARI :
• Il presente piano sanitario si pone l’obiettivo strategico di potenziamento dell’assistenza domiciliare e degli strumenti di supporto alle condizioni di fragilità ed alla famiglia, mediante l’implementazione e qualificazione della capacità di presa in carico delle Cure Domiciliari.
• La rete delle cure domiciliari deve:
• assicurare la continuità dell’assistenza medica, infermieristica, specialistica a domicilio;
• favorire il recupero delle capacità di autonomia e di relazione dei soggetti fragili nel loro contesto sociale;
• strutturare percorsi integrati di sostegno alla famiglia;
• facilitare l’accesso ai servizi ed alla erogazione di presìdi e degli ausìli necessari a domicilio.
CONSIDERATO
• Che nel Distretto Sanitario di Base di Lanciano, fino all’arrivo del nuovo Responsabile, non sono mai emerse gravi disservizi così come rilevati da istituzioni autorevoli come il Difensore Civico Regionale, il Tribunale dei Diritti dei Malati, Sindacati confederali, rappresentanti dei Medici di Medicina Generale, Medici Specialisti sia ospedalieri che territoriali;

• Che nel servizio Cure Domiciliari del Distretto di Lanciano sono direttamente coinvolti professionisti quali Medici di Medicina Generale, Dirigenti Medici Specialisti ospedalieri e del territorio, infermieri professionali, amministrativi, ecc.

• Il servizio Cure Domiciliari nel Distretto Sanitario  di Lanciano, da alcune settimane, (arrivo del nuovo responsabile)  è stato oggetto di “rivoluzione” completa con implicazioni  sia sugli utenti (spesso anziani fragili) che sugli operatori sanitari, in organico al Distretto di Lanciano, completamente “stravolti” da questa rivoluzione;

• Che l’immagine dei professionisti del Distretto di Lanciano, così come loro stessi hanno lamentato, non è stato leso solo indirettamente ma anche e soprattutto direttamente per la messa in discussione di tutte le prassi che avevano adottato fino all’arrivo del nuovo responsabile ;
• Che dalle informazioni assunte, direttamente con gli utenti, sono emerse numerose criticità, ovvero numerose incomprensioni, e nello specifico: a) l'interruzione del servizio sanitario è stata fatta all'improvviso e senza una rivalutazione “reale” (visita medica collegiale) preliminare; b) l'utente o il familiare non è stato avvisato da nessuna comunicazione scritta ed è stato informato solo ad  interruzione del servizio avvenuta (in qualche caso, così come ha riferito la stampa, è stato il fisioterapista a telefonare al domicilio per avvisare della sospensione del servizio); c) non sono state fatte valutazioni a domicilio per un esame specifico e dettagliato dei singoli casi. (i casi in Assistenza Domiciliare Integrata sono di difficile definizione se non contestualizzati anche all’ambiente in cui vivono)

• Che chi ha responsabilità dirigenziali di un servizio così delicato come quello sanitario e di relazione con i cittadini, non può esercitare la sua funzione solo in termini gestionali ed economici, senza approfondire i singoli casi, anche se agisce all'interno di un contesto giuridico e di legalità.

• Che i problemi riscontrati a Lanciano devono essere affrontati e risolti nel più breve tempo possibile. In particolare, occorre individuare precise responsabilità e auspicare provvedimenti nei confronti di quei comportamenti e responsabili che hanno prodotto disagi e disservizi ai cittadini.

• Che occorreva e occorre entrare nelle specificità dei casi e operare scelte graduate e differenziate nel tempo.

• Che  l’approccio esclusivamente formale, sull’ assunto di  una “inappropriatezza” del cosiddetto setting assistenziale ha creato così tanti e tali disagi nei pazienti in Cure Domiciliari da far rischiare, in alcuni casi, per le scelte operate, l’aggravio dello stato della malattia e della salute del paziente;

• Che dalla lettura delle note esplicative della Responsabile del Distretto, fatte pervenire al Sindaco di Lanciano e al Presidente della Regione Abruzzo (nel corso dell’interrogazione del Consigliere Regionale Caporale) lo standard di riferimento (BENCHMARCHING) si dà per scontato sia il Distretto di Francavilla

• Che molti anziani, fragili,  appartengono a ceti sociali bassi con scarsa capacità e possibilità a far valere i propri diritti;


VISTI
• Il D.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 e s.m.i.
• Lo Statuto dell’Ente;
• Il regolamento per lo svolgimento del consiglio comunale

DELIBERA
- di condannare espressamente l’interruzione ingiustificata ed immotivata 
  di un pubblico servizio, così delicato come l’ADI;
- di condannare il comportamento del responsabile pro-tempore del servizio
  e il comportamento del Direttore Generale dell’ASL, per non aver
  provveduto immediatamente alla sospensione del responsabile del Distretto;

DELIBERA, altresì,

per i motivi espressi in premessa e che di seguito si intendono integralmente riportati:
            DI DEMANDARE AL SINDACO LE SEGUENTI AZIONI:

1. di adoperarsi con tutte le azioni necessarie per il ripristino immediato del servizio indebitamente interrotto;
2. di richiedere la convocazione del comitato ristretto dei Sindaci ASL Lanciano-Chieti-Vasto e del comitato dei Sindaci del Distretto di Lanciano, con all’ordine del giorno  la “questione ADI” del Distretto Sanitario di Base di Lanciano;
3. di chiedere l’istituzione, attraverso il comitato ristretto dei Sindaci, all’Azienda, di una commissione di  indagine per la verifica scientifica di:
a) numero di casi ADI  inappropriati e  implicazioni sul servizio e sull’Azienda;
b) numero di casi ADI sospesi (oltre alla regolarità procedurale nella sospensione) e implicazioni sui pazienti e sull’azienda;

IN AGGIUNTA DI VALUTARE sull’esito della verifica dei punti 2 e 3 le responsabilità gestionali all’interno del Distretto Sanitario.
- eventuali provvedimenti che  l’Azienda è tenuta ad adottare per offrire un servizio migliore ai cittadini del territorio e salvaguardare l’immagine dell’Azienda stessa, patrimonio di tutta la comunità, dopo settimane di interventi mediatici.
- di estendere la verifica del servizio ADI, in via preventiva, con approcci e metodi che pongono al centro del sistema sanitario la persona e la sua dignità, negli altri distretti sanitari della ASL Lanciano - Chieti - Vasto,  al fine di evitare il ripetersi di episodi analoghi di disagio e di interruzioni non giustificate di servizio rispetto ai casi appropriati.

DI IMPEGNARE IL SINDACO:

- ad intraprendere ogni altra iniziativa per garantire il servizio e la tutela della salute pubblica e in particolare a valutare ipotesi di ricorso, anche di tipo collettivo, avverso l'interruzione improvviso del servizio e a tal riguardo a fornire tutto il supporto giuridico necessario ai cittadini interessati.
        
   Lanciano, lì 06.05.2013                                                                                                        

I Consiglieri Comunali
 

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