L’eliporto privato in costruzione a Lanciano rappresenta una delle pagine più buie nella storia della nostra Città, della quale dovranno risponderne gli Amministratori pubblici tutti che hanno fatto poco o niente per contrastare questa realizzazione ed informarne la Cittadinanza che, come al solito, ne ha avuto notizia per altri canali non ufficiali.
Al di là degli eventuali risvolti penali sui quali sta indagando la Procura della Repubblica di Lanciano a seguito dell’esposto di Nuovo Senso Civico, vogliamo concentrare la nostra attenzione sugli aspetti politici e di civiltà che sono molto gravi.
Proviamo a porre un paio di domande:
Com’è possibile che per un opera di questo genere che va a stravolgere l’assetto urbanistico della Città, l’Amministrazione Comunale non abbia alcun potere di intervento o di condizionamento, mentre ogni cittadino sa che per il più piccolo dei lavori deve presentare domande su domande e passare al vaglio di più di una commissione?
Ammesso e non concesso che le cose stiano davvero così perché l’A.C., vista la rilevanza e pericolosità della realizzazione, non ha immediatamente informato l’opinione pubblica su quanto stava per accadere esponendo il proprio autorevole parere su di essa?
Insomma a tutt’oggi non abbiamo capito se il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri Comunali tutti, di maggioranza e di opposizione, sono favorevoli o meno all’eliporto, considerandolo magari un intervento di interesse strategico locale portatore di benefici per l’intera comunità e se ne abbiano valutato (prendendosene ogni conseguente responsabilità morale) del tutto sicura e priva di rischi la sua ubicazione in quella zona centralissima, nelle immediate vicinanze di abitazioni e palazzi privati e pubblici (Poste centrali, INPS, ecc), scuole (Liceo Scientifico e Istituto Tecnico Industriale), arterie stradali trafficatissime e perfino un distributore di carburanti.
Ci sembra di essere ripiombati in epoche che pensavamo ormai superate quando il contadino doveva inchinarsi e togliersi il cappello al passaggio del padrone.
Per questo chiediamo all’intera cittadinanza uno scatto d’orgoglio (che altri non hanno avuto) per rialzare la testa e camminare a schiena dritta manifestando il proprio profondo dissenso per un’opera inutile e pericolosa.
Ecco il programma della manifestazione di sabato 6 aprile organizzata in collaborazione con il Comitato locale “Lanciano Eliporto NO grazie” (per info: Ivan Zulli 329-2716561)
Ore 10:00 – raduno presso ingresso Villa delle Rose, preparazione del corteo.
Ore 10:30 – partenza del corteo. Si percorrerà Corso Trento e Trieste, durante il percorso si consegnerà materiale informativo.
Ore 10:45 – arrivo in Piazza Plebiscito, momento di informazione e confronto con la cittadinanza, conferenza stampa.
Ufficio Stampa e Comunicazioni - NUOVO SENSO CIVICO