Con uno striscione apparso nei pressi della Marina di San Vito, recitante: “Ombrina mare, progetto criminale”, «l’associazione di promozione sociale CasaPound Lanciano intende schierarsi contro il progetto “Ombrina Mare 2”, presentato dalla Medoil Gas al Ministero dell’Ambiente e passato presso lo stesso Ministero in data 25 gennaio 2013» – dichiara il responsabile locale Nico Barone.
Il progetto riguarda l’installazione di un impianto di estrazione di idrocarburi, un FPSO (Floating Production Storage Offloading), al largo della costa abruzzese ( a 6 km dalla stessa) tra punta del Cavalluccio e San Vito Chietino, in provincia di Chieti e rappresenterebbe l’ennesimo provvedimento volto ad una vera e propria petrolizzazione della costa abruzzese.
«I danni ambientali che un impianto come quello previsto dal progetto provocherebbe, sono assolutamente non trascurabili: emissioni di gas tossici come Solfuro di Idrogeno e Biossido di Carbonio, fango e oli di perforazione in mare, sensibile aumento del traffico navale e del conseguente rischio di incidenti tra petroliere» – spiega Barone.
«CasaPound Italia si schiera da sempre a difesa dell’ambiente – prosegue – e nel nostro programma politico è chiaramente presente, tra le altre cose, un punto riguardante concreti e decisi finanziamenti delle fonti pulite e rinnovabili: biomasse, solare, eolico, fusione nucleare».
Il responsabile fa sapere in conclusione che «lungi dal voler politicizzare la protesta, CasaPound Lanciano ha deciso di schierarsi al fianco di tutte quelle forze politiche, sociali, popolari trasversali che osteggiano il progetto “Ombrina Mare 2”, e i propri militanti sono pronti a dar man forte alla protesta, senza bandiere o rivendicazioni d’appartenenza».