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Centro sportivo "Le Gemelle": formazione con attività esperienziali e di sopravvivenza tra i boschi di Roccaraso

Un week end fuori dagli schemi

redazione
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Riceviamo e pubblichiamo

Immersione nella natura, incontaminata e a tratti selvaggia, e sfide per mettersi in gioco e per superare, soprattutto a livello psicologico, i propri limiti, facendo leva anche sulla forza e sul lavoro di squadra. Due giorni di formazione esperienziale quelli organizzati dall'associazione Lanciano Nuoto e dal centro sportivo "Le Gemelle" di Lanciano, presidente Franco D'Intino.

Vi hanno preso parte circa 40 persone, tra istruttori e istruttrici, personale amministrativo, personale dell'area bar, area marketing e management. Un'attività - ha sottolineato il personale di Human Factory, ente di formazione - "senza precedenti, specie per un contesto aziendale sportivo che, con la riforma del settore, sta vivendo una vera e propria rivoluzione a livello lavorativo e di gestione delle risorse umane". Insieme alle guide dell'associazione "Camminare in Abruzzo" sono state organizzate attività tra le zone di Aremogna e Pizzalto, nel comprensorio di Roccaraso (Aq), in montagna, nel cuore dei colori dell'autunno. Le attività sono iniziate con un'escursione in notturna, per due gruppi, di circa 7 chilometri, dal centro di Roccaraso a Pizzalto. Bussola alla mano e torcia e seguendo le indicazioni Cai presenti sui sentieri, è stato attraversato un tratto di bosco. Con lepri e qualche capriolo che hanno fatto capolino tra gli alberi e cartelli che indicavano che si tratta di aree frequentate dall'orso bruno marsicano. Una passeggiata a tratti faticosa, a tratti fatta di suggestioni e di incognite dato che i partecipanti non erano stati informati riguardo al programma e al percorso. Il giorno seguente è stato, invece, tra aula e bosco, con attività, competitive, di sopravvivenza: realizzazione di un rifugio aiutandosi solo con un telo e una corda, accensione del fuoco dopo aver raccolto legni, foglie e cortecce nel bosco, e bollitura di un po' di acqua presa in un laghetto. Il tutto orientandosi in luoghi completamente sconosciuti, solo con l'aiuto di una mappa. Ci sono stati anche momenti di confronto.

"L'incertezza - dicono i promotori - ha giocato un ruolo chiave all'interno delle attività, servite ad indagare competenze e capacità fondamentali come gestione del tempo, capacità di ascolto e organizzative, leadership, proattività, team working, creatività, problem solving, orientamento agli obiettivi. Abbiamo discusso insieme delle criticità e dei punti di forza e di debolezza, lasciando in eredità ad ogni partecipante e all'azienda degli spunti e degli elementi su cui lavorare per migliorare, nel presente e nel futuro". Un week end, di certo, fuori dagli schemi.

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