Non solo investimenti su infrastrutture pressoché inesistenti nel piano triennale delle opere pubbliche ma anche i servizi elementari e più vicini ai cittadini bisognosi non sono tutelati anzi affossati.
Da tempo l'amministrazione sapeva dei fondi tagliati dallo Stato e erogati in passato per sostenere l'istruzione e nel bilancio di previsione, nonostante l'aumento devastante di tasse, non mettono un solo euro per garantire con fondi propri tale servizio.
In sostanza non si potranno chiedere rimborsi per le spese anticipate per l’iscrizione dei figli (tasse scolastiche), le mense, acquisto materiale didattico e trasporto. In passato tantissime famiglie, più di 500, potevano disporre di un contributo medio di 200 €/annuo per un importo totale medio di 100.000 €.
Il disagio sociale cresce ogni giorno e non tutelare questo servizio storico per l'amministrazione non va certo incontro alle fasce più bisognose. Sparita la colonia adesso tocca all’istruzione.
Unica buona notizia l’inaugurazione della nuova scuola elementare nel quartiere a Santa Rita. Ma quella è farina di un altro sacco.
Manlio D’Ortona
Consigliere Comunale