Un'immagine che possiamo tenere. La dobbiamo tenere. Quando un giorno ripenseremo a questo 2020 nefasto, che passerà alla storia per le vite devastate e i guasti profondi prodotti dalla pandemia nell'organizzazione sociale e vorremo cancellarne ogni ricordo, almeno uno si salverà : la foto della coppia ricoverata per Covid-19 che si tiene per mano.
Uno scatto "rubato" all'ospedale di Atessa, dove Angelo, 92 anni, e Antonietta, 85 anni (nomi di fantasia), entrambi contagiati, si sono ricongiunti. In quelle mani c'è il racconto di 54 anni passati insieme, a camminare fianco a fianco. Sempre in armonia, mai uno screzio.
Ora che si trovano a combattere una battaglia che mai avrebbero immaginato, loro che hanno vissuto la guerra vera e la fatica di essere emigrati e del lavoro nei campi, cercano ancora sostegno l'uno nell'altra, perché c'è un altro pezzetto di salita da fare e insieme si ha più forza.
La presenza dell'altro è anch'essa cura, accompagna, incoraggia, sostiene. E scalda il cuore, colmando la distanza tra due letti d'ospedale. Angelo e Antonietta come cristalli fragili che svelano un inaspettato arcobaleno di luce. Riflessi che illuminano questa lunga notte dell'umanità . Quando sarà alle spalle, ricorderemo la tenerezza di quelle mani che si cercano e tengono unite, ancora, due vite. Oltre il Coronavirus c'è l'amore.
Grazie ad Arianna Profeta e agli infermieri di Atessa per averci offerto una bella istantanea della vita nei reparti Covid-19.