Oltre i reparti di degenza, gli ambulatori, le sale operatorie. In ospedale pulsa anche un’altra vita, ugualmente importante, e proprio questa hanno voluto conoscere oggi da vicino i ragazzi dell’Istituto professionale “De Giorgio” di Lanciano, che frequentano la I classe del corso “Servizi per la sanità e assistenza sociale”. Su invito dell’Associazione volontari ospedalieri (Avo), presieduta da Patrizia Bomba, sono stati ospiti al “Renzetti” per incontrare i rappresentanti del volontariato attivi in ospedale. Nel corso dell’incontro sono state illustrate finalità e attività dell’Avo, dello sportello “Senza violenza” dedicato a donne e minori, raccontato da Sara Di Rado, e dell’Associazione italiana per la donazione di organi tessuti e cellule, con Nicola Alessandrini.
«Il nostro sodalizio collabora attivamente con le scuole - ha sottolineato Patrizia Bomba -, ma abbiamo voluto promuovere questa occasione d’incontro per offrire a questi ragazzi, futuri operatori sanitari, la possibilità di un contatto diretto con le realtà del volontariato attive in ospedale e del ruolo che svolgono integrando l’aspetto assistenziale».
«Il nostro Istituto incoraggia moltissimo le esperienze sul campo - ha aggiunto Dina Labbrozzi, docente di Psicologia - al fine di dare ai ragazzi l’opportunità di un confronto diretto, utile all’acquisizione del sapere e del saper fare. La didattica laboratoriale è poi particolarmente utile al corso di studi per operatori socio-sanitari che forma figure professionali qualificate attraverso lo studio di materie aggiuntive quali psicologia, igiene, diritto e metodologia dei servizi sociali».