LANCIANO - Ieri mattina, 11 marzo, il Presidente di Sasi Spa, Gianfranco Basterebbe, insieme a Paola Tosti e Patrizia De Sanctis, componenti del Cda, dopo l'incontro avuto venerdì a Roma con i vertici dell'Acea, ha ripercorso le tappe del contenzionzioso aperto tra le aziende da più di venti anni:
"L'incontro di eri a Roma si è svolto in un clima di sereno confronto, la questione è delicata ma siamo fiduciosi in una soluzione positiva per la Sasi".
Una sentenza parziale dell'11 giugno del 2013 aveva accolto l'appello della Sasi stabilendo il versamento all'Acea di 6 milioni di euro più le spese legali, rispetto ai 9 milioni pretesi e ora, dopo l'incontro avuto venerdì a Roma, non si esclude, che l'esito potrebbe essere ancor più positivo per l'azienda.
"La prima richiesta da parte dell'Acea per illegittimo prelievo di acqua dalla Maiella ammontava a 15 milioni di euro, 13 milioni il primo risarcimento dovuto, fino ad arrivare agli attuali 6. La nostra intenzione – ha puntualizzato Basterebbe - è quella di ricorrere in Cassazione, lo abbiamo ieri comunicato ai vertici e agli avvocati dell'Acea. Confidiamo in una sentenza che la Cassazione a sezioni riunite ha emesso rispetto a un caso analogo, accogliendo il principio della prevalenza dell'uso umano delle acque, come stabilito nella legge Gallo del '94 che dice appunto che in merito alle risorse acquifere potabili si deve privilegiare l'uso umano. I nostri avvocati stanno quindi lavorando per depositare tutti gli atti necessari. Siamo fiduciosi e determinati a mettere in campo tutte le azioni per evitare l'esborso di una cifra che inciderebbe sulle nostre attività e potrebbe incidere anche sulle tasche degli utenti".
Inoltre il Presidente ha tenuto a fare alcune precisazioni in merito alle attività portate avanti dalla Sasi riguardanti i lavori fatti sui depuratori e quelli in via di completamento dell'impianto di Santa Croce che dovrebbe essere inaugurato tra qualche settimana:
"Dopo l'attivazione dei depuratori di Furci, Tollo, Castel Frentano, stiamo testando quello di Santa Croce che riveste una grande importanza non solo per quanto riguarda Lanciano, ma soprattutto in merito al fiume Feltrino che spesso ha causato problemi di inquinamento. Con l'attivazione di Santa Croce, ad avvantaggiarsi saranno la balneazione e le colture agricole. Il primo dato incoraggiante arriva dai rilievi effettuati dall'Arta – ha aggiunto Basterebbe – che danno il tratto di mare,da Ortona a San Salvo, in alcuni punti eccellente e in molti altri buono, non ci sono punti scarsi. E questo è davvero un risultato significativo che ci auguriamo possa condizionare favorevolmente turisti e villeggianti. La nostra regione dopo gli ultimi accadimenti ha bisogno di ritrovare fiducia e risorse e speriamo di ricominciare dal mare pulito".