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Operatori del centro anziani senza stipendi da 3 mesi

D’Ortona PDL: “Il Comune non paga e non si interessa dell’operato delle associazioni affidatarie”.

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Lanciano – Gli operatori del centro di aggregazione anziani del Comune di Lanciano sono senza stipendio da 3 mesi, e il capogruppo del Pdl in Consiglio comunale, Manlio D’Ortona, segnala le difficoltà in cui operano i tre professionisti che lavorano all’interno della struttura e denuncia l’atteggiamento di disinteresse dell’amministrazione comunale. Ad oggi i due operatori sociali e la sociologa del centro di aggregazione per anziani di Via dell’Asilo non prendono stipendi da 3 mesi. Il servizio è stato concesso in affidamento dall’assessorato alle Politiche sociali ad una associazione di volontariato (Agape) che lo gestisce per conto del Comune con circa 43.000 euro annui. Le attività riguardano prevalentemente la socializzazione ed aggregazione di persone over 65 anni che necessitano, quindi, di assistenza costante da parte degli operatori sociali e della sociologa “Una amministrazione che conferisce a strutture esterne la gestione di servizi vitali – ammonisce al proposito D’Ortona - deve garantire il suo funzionamento soprattutto in un settore particolarmente delicato come quello delle politiche sociali. Se l’associazione non paga perché a sua volte non pagata dall’amministrazione comunale è segnale di inefficienza con ripercussioni sulla qualità del servizio e sugli utenti. Credo che sia dovere dell’amministrazione – aggiunge il capogruppo del Pdl - dare priorità a servizi fondamentali e storici per la nostra città”. D’Ortona sottolinea come il mancato pagamento degli stipendi sia dunque una precisa responsabilità del Comune, e in particolare dell’assessorato alle Politiche sociali, che non eroga i fondi stabiliti e non monitora l’operato dell’associazione di volontariato: “Scaricare le responsabilità sull’associazione che non paga i dipendenti – avverte al proposito l’esponente del Pdl - significherebbe non occuparsi con impegno e serietà di una delle azioni previste dal Piano di zona sociale. Il “datore di lavoro”, ovvero il Comune, ha la responsabilità in ogni caso di verificare l’operato di associazioni e cooperative che svolgono il servizio per conto dell’Amministrazione stessa e provvedere al suo funzionamento, al fine di garantire sempre il risultato finale del servizio che impatta sui nostri cittadini, in questo caso persone anziane. E’ una filiera (Comune-associazione-dipendenti-utenti) che va rispettata – incalza D’Ortona - valorizzando le professionalità in gioco (associazioni e dipendenti) e garantendo la soddisfazione dei bisogni dell’utenza finale”. Secondo D’Ortona, dunque, il Comune non può affidare un servizio così importante e delicato ad associazioni di volontariato e poi smettere di interessarsene o di confrontarsi con le associazioni stesse. “Il centro di aggregazione anziani di via dell’Asilo, così come di quello a Santa Rita – puntualizza - sono due pilastri di anni di lavoro delle amministrazioni passate che devono continuare ad essere valorizzati e curati, e non abbandonati a se stessi. I cittadini (in questo caso utenti di un servizio specifico) – conclude D’Ortona - devono essere posti sempre al centro dell’azione di una buona amministrativa e hanno sempre priorità, nel loro interesse e nell’interesse di una città che vuole sempre crescere e migliorarsi”.
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