LANCIANO - “Come può un sindaco istituire una Ztl (Zona a traffico limitato) che è invisa a quasi tutta la cittadinanza, esclusa una piccola frangia?. La quasi totalità dei residenti non sono soddisfatti di questo provvedimento, in quanto i loro quartieri, soprattutto nelle ore notturne, sono isolati e pericolosi, soprattutto per donne e anziani. Inoltre molti residenti, nonostante il rilascio del tesserino per entrare nella propria Ztl, hanno ricevuto decine di multe che non sono state annullate nemmeno in autotutela, ma sono state dovute impugnare davanti al giudice di pace. Inoltre il provvedimento sta danneggiando il commercio”. Ascom Abruzzo torna sul problema della Zona a traffico limitato che, a Lanciano, tra polemiche, malumori, multe a raffica e gaffe del Comune, è in vigore ormai da mesi.
“I cittadini – dice Ascom - sono stati male informati sul funzionamento e sulla data iniziale dell’entrata in vigore della Ztl e hanno ricevuto un unico vantaggio: si sono visti liberare spazio sul proprio conto corrente postale o bancario grazie alle 700/800 euro di multe ricevute con deliziosa busta verde comodamente a casa”.
E poi ci sono i commercianti che operano nelle zone interessate dalla Ztl “per i quali – viene sottolineato - l’amministrazione comunale non ha lesinato pietà inducendo alcuni alla chiusura”.
I Tar (Tribunale amministrativo regionale) – ricorda Ascom - affermano che il provvedimento che limita il traffico in ambito urbano deve essere preceduto da un’attenta valutazione degli effetti che esso produce sulla salute, sulla sicurezza della circolazione, sul territorio, sul patrimonio ambientale e culturale e tale valutazione deve prendere in considerazione anche gli interessi delle categorie di persone che, per ragioni professionali o meno, siano interessate dalla limitazione. Quindi, oltre che ragioni di opportunità politica e di sensibilità, rispetto alle esigenze ed alle istanze della popolazione, anche da un punto di vista giuridico sarebbe stato opportuno che il Comune di Lanciano avesse fatto precedere qualsivoglia decisione da un’attenta ricognizione delle necessità oltre che dell’opinione di tutti coloro, non solo residenti, ma anche gestori di locali e proprietari di esercizi commerciali che avrebbero di lì a poco subito le conseguenze di una così drastica decisione sulla viabilità cittadina. Come mai non hanno chiesto ai commercianti interessati dalla Ztl cosa ne pensassero di quest’ultima?
“Giuridicamente le Ztl – afferma Ascom - si possono eliminare in quanto non sono obbligatorie, ma dopo che per istituirle sono stati investiti 550 mila euro si rischia l’intervento della Corte dei Conti per danno erariale?”