Chieti – “Questa Amministrazione comprende in pieno il diritto rivendicato dalle imprese e dalle loro organizzazioni di essere pagate nei termini giusti e dunque di vedere soddisfatti i crediti che esse hanno maturato per aver realizzato un’opera.
Per quanto riguarda la Provincia di Chieti in particolare, pur nel contesto di una situazione finanziaria che era e resta difficile a causa delle note vicende, posso rassicurare le imprese che stiamo pagando e che continueremo ad onorare tutti gli impegni finanziari, cercando di contenere il più possibile i tempi di erogazione delle somme”.
Lo afferma il Presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio.
“Pur tuttavia – prosegue il Presidente - non possiamo dimenticare che, a monte, esiste un meccanismo che ogni giorno condiziona pesantemente l’erogazione dei pagamenti a favore delle Imprese: parlo del Patto di Stabilità. Ẻ applicando le limitazioni imposte dal Patto di Stabilità interno che, come le Imprese sanno bene, un’Amministrazione pubblica pur avendo i soldi in cassa per fronteggiare le spese di un’opera pubblica è costretta a non poter spendere se non entro limiti imposti dall’obiettivo annuo dato da un valore numerico che si calcola sulla base di parametri e coefficienti imposti dalla Legge.
Il paradosso, dunque, è che pur avendo i soldi in cassa, un Ente come la Provincia non li possa spendere se non seguendo i rigidi limiti imposti dal Patto.
Questa situazione è comune a tutta la Pubblica Amministrazione e lo stesso presidente del Consiglio Mario Monti l’ha inserita fra i problemi prioritari che il Governo intende risolvere.
Per quanto mi riguarda, quale responsabile nazionale sviluppo locale dell’Unione delle Province Italiane ho chiesto al Presidente dell’Upi Giuseppe Castiglione di attivarsi energicamente, d’intesa con l’Anci, per sbloccare questa situazione. Credo che solo rimuovendo la rigidità imposta dal Patto di Stabilità sarà possibile ricondurre una volta per tutte ad un livello fisiologico i pagamenti a favore delle imprese. E personalmente sono in prima linea in questa battaglia”.