Un problema di cui si parla da tempo e che sta diventando sempre più un’emergenza. Cinghiali troppo vicini alle abitazioni, alcuni addirittura nei centri abitati o in prossimità delle spiagge, e colpevoli di ingenti danni al raccolto. Sono molti gli agricoltori disperati per quanto sta accadendo ai terreni, soprattutto in questi mesi preziosi per l’attività nei campi, che vanno ad aggiungersi ai tanti cittadini che troppo spesso segnalano la presenza degli animali anche in pieno giorno.
Si sono riuniti ad Altino i sindaci della zona del Sangro aventino per fare il punto della situazione, e soprattutto per fare fronte comune su quelle che possono essere le azioni da intraprendere, necessarie ed urgenti per porre rimedio al problema.
Dalla riunione è emersa la necessità di attivare in tempi brevi misure straordinarie per l’abbattimento degli animali, salvaguardando così la sicurezza dei cittadini e per cui si chiede l'incontro con il Prefetto Antonio Corona, nella volontà di organizzare e pianificare in maniera coordinata le azioni che si reputano necessarie.
Una mobilitazione che arriva dopo il terribile incidente avvenuto sulla Fondovalle Sangro mercoledì scorso causato proprio dalle presenza dei cinghiali e in cui ha perso la vita una giovane donna di Bomba, era stato il sindaco di Roccascalegna a chiedere di organizzarsi per la sicurezza di tutti, vista la poca incisività delle misure di abbattimento selettivo e che, in pochi giorni, ha raccolto il consenso di circa 20 comuni del comprensorio.
Oltre a Domenico Giangiordano infatti si è subito mosso il sindaco di Altino Vincenzo Muratelli che ha ospitato l'incontro insieme ai rappresentanti dei comuni di Archi, Casoli Sant’Eusanio del Sangro, Bomba, Colledimezzo, Tornareccio, Montazzoli, Torricella Peligna, Gessopalena, Palena, Lettopalena, Taranta Peligna, Palombaro, Fara San Martino, Lama dei Peligni, Colledimacine, Pennadomo, Montelapiano e di Civitella Messer Raimondo.