L’Esecutivo, nell'approvare il "Programma delle attività di previsione e lotta attiva contro gli incendi boschivi", ha ribadito il divieto, nelle aree a rischio, di: accendere fuochi nei boschi entro il limite di 200mt dall'estremo margine; usare apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli; usare motori, fornelli e inceneritori che producano faville o brace; inoltrare autoveicoli dotati di marmitta catalitica oltre il ciglio della strada nei boschi o sui prati. Nelle discariche pubbliche o private è fatto obbligo di procedere alla ricopertura dei rifiuti con materiale inerte.
"Alta è l’allerta della Protezione Civile – ha commentato il Sottosegretario con delega alla Protezione Civile Mario Mazzocca - Stiamo lavorando alla prevenzione e alle operazioni di pronto intervento per evitare danni, preservare la pubblica incolumità e tutelare il territorio della nostra bella regione. E' importante il prezioso aiuto di tutti. Per questi motivi, anche quest’anno abbiamo deciso di avvalerci, per le attività di sorveglianza e di avvistamento, nonché di lotta attiva agli incendi boschivi, di risorse, mezzi e personale sia del Corpo Forestale dello Stato che del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, predisponendo all’uopo uno specifico programma tecnico-operativo unitamente al concorso delle Organizzazioni di Volontariato, riconosciute secondo la vigente normativa. Per la detta attività , la Regione Abruzzo ha investito complessivamente 370mila euro, così ripartite: 190.000,00 euro per l’Accordo annuale di programma con il Corpo Forestale dello Stato e 180.000,00 euro per l’attuazione della Convenzione con il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco".
"Il presidio del territorio – conclude il Sottosegretario - è un deterrente fondamentale che ci permette di limitare i danni e intervenire prima che la piaga degli incendi lasci segni indelebili. Occorre sensibilizzare l’opinione pubblica nel fornire la massima collaborazione, con spiccato senso civico, nell'ambito dell'avvistamento e della sorveglianza".