LANCIANO - Un cinema Maestoso gremito di tanti giovani che hanno accolto con un bell’applauso Shirin Ebadi, premio Nobel per la Pace nel 2003, avvocato iraniana, prima donna mussulmana a ricevere questo prestigioso premio.
Una giornata rivolta agli studenti, così come hanno ribadito il sindaco Mario Pupillo e Silvana Priori Sindaco di Torino di Sangro e consigliere provinciale alle pari opportunità, sono proprio loro il futuro e da loro è necessario partire per costruire una generazione migliore che sappia farsi portavoce dei valori della democrazia.
Il premio Nobel ha esordito con un ringraziamento ai ragazzi prima ancora delle istituzioni, ha raccontato loro la sua storia, di quando a causa del colpo di stato avvenuto nel 2009 tutta la vita di un paese cambiò, e per il quale non le fu possibile più rientrare nella sua casa, le rubarono tutto quello che le apparteneva, chiusero il studio legale e sequestrarono tutti i suoi beni.
Ma nonostante questo ha ripreso a combattere, ha ricominciato a lavorare più di prima, ha scritto la sua storia nei libri, ha aiutato chi viveva ogni giorno una lotta per affermare la propria libertà. Il viaggio per Shirin Ebadi vuol dire apprezzare la diversità e rendersi partecipi e liberi nel mondo.
E i ragazzi hanno risposto con entusiasmo a questo messaggio, già durante l’anno sono state diverse le iniziative sul tema della pace, “Viaggi senza frontiere” questo il nome della mostra che ha portato nelle scuole i disegni di artisti provenienti da 46 paesi del mondo, rendendo così giustizia a quelle opere che in alcuni luoghi sono messe al bando perché simbolo di libertà.
L’impegno dei ragazzi è stato costante nel corso di tutto l’anno “Abbiamo iniziato da settembre con un progetto sulla pace – ci racconta Vittoria Paone studentessa del biennio del Liceo Artistico Palizzi di Lanciano – con tante iniziative per conoscere le diverse culture, il 14 e il 15 aprile siamo stati anche ad Assisi nel Meeting nazionale per la Pace. Abbiamo realizzato delle opere con diversi materiali per riflettere sull’immigrazioni e sulle tematiche che ci circondano”
Nel Liceo artistico sono state realizzati infatti una serie di incontri sul tema dell’integrazione e della conoscenza del diverso in un messaggio di pace “Con l’Arte - continua Vittoria - si può raccontare quello che succede davvero, solo le parole non bastano”.
Un video, quello invece realizzato dai ragazzi del Liceo De Titta, è il mare a fare da tramite ai tanti in cerca di rifugio dal proprio paese, “La verità libera il tuo sguardo” uno dei tanti messaggi che hanno voluto sottolineare i ragazzi per raccontare come si debba penetrare l’orizzonte del mare, cercando la verità che spesso viene alterata dai social network e da internet.
“Nel video - spiega una delle insegnanti - i ragazzi hanno infatti o lanciato il messaggio di penetrare l’orizzonte delle apparenze per arrivare alla verità, e questo è il primo passo per la realizzazione di un mondo che possa essere sereno per tutti”.
Sul tavolo lo striscione “Verità per Giulio Regeni” la campagna per il ragazzo scomparso in Egitto e sul quale ha posto l’attenzione anche Riccardo Noury portavoce Amnesty International Italia.