LANCIANO - Dopo la storica manifestazione del 23 maggio 2015, Lanciano oggi è tornata ad essere la capitale abruzzese della difesa dell’ambiente con il corteo che ha sfilato nelle vie cittadine per gridare forte il suo no all’inceneritore. Si tratta del mega impianto, che potrebbe essere realizzato tra contrada Campitelli di Lanciano e località Brecciaio di Sant’Eusanio del Sangro a pochi passi dall'Oasi di Serranella, per il trattamento dei rifiuti di tutti i tipi compresi quelli nocivi e speciali.
Da piazza Memmo, passando per via Ferro di Cavallo, via De Crecchio e corso Bandiera, i manifestanti, 800 per le forze dell’ordine e più di mille per gli organizzatori, sono arrivati in piazza Plebiscito facendo sentire il loro dissenso per un impianto che, ancora una volta, sembrerebbe essere deciso dall’alto senza trovare il favore dei cittadini. “A noi il fumo, a voi l’arrosto”, “difendiamo la nostra valle”, “no all’inceneritore, sì alla vita”; questi gli striscioni visti questa mattina lungo il corteo ad opera delle tante associazioni abruzzesi che hanno aderito alla protesta.
“Noi non vogliamo essere etichettati come ambientalisti, ma solo come Cittadini con la C maiuscola - ha detto a fine corteo il coordinatore del comitato No Inceneritore, Marco Severo - perché se il Governo si mostra sordo e non tutela i cittadini, noi dobbiamo rimboccarci le maniche e lottare per i nostri diritti. Se c’è l’intenzione di trasformare la regione dei parchi in una seconda terra dei fuochi - ha proseguito - noi non possiamo stare fermi a guardare e chiediamo alla Regione Abruzzo che si dica chiaramente no a questa deriva”.
Alla manifestazione erano i presenti il sindaco di Lanciano e i primi cittadini di tutti di paesi del comprensorio.