"Il mese di dicembre rappresenta un mese pericoloso per le lavoratrici ed i lavoratori Sevel, un mese che rischia di dare un colpo di grazia, definitivo, al pianeta dei Diritti e del sistema sindacale. La tanto sbandierata crescita dei volumi, che noi consideriamo positivamente, non è accompagnata dalla crescita dei Diritti di chi lavora, ma, invece, dalla continua e progressiva riduzione degli stessi." Inizia così il comunicato rilasciato dalla Fiom Cgil di Chieti sulla questione delle ferie natalizie ridotte per i lavoratori della Sevel.
Dopo le 4 giornate di straordinario obbligatorio nel mese di dicembre, l'azienda ha azzerato le ferie promesse ad alcune Organizzazioni Sindacali tra Natale e Capodanno. Inoltre sono stati tagliati dieci minuti di pausa per coloro che lavorano a turni (circa duemilacinquecento persone). Per contro la Sevel ha concesso sei giorni di riposo a gennaio.
"A gennaio, tolte le festività indicate in rosso sul calendario, tolta la festività del Santo Patrono di Atessa, la fermata reale è di un solo giorno, il 4 gennaio" -precisa il segretario generale Davide Labbrozzi. Inoltre - continua Labbrozzi - il taglio delle pause, peraltro deciso unilaterlemtne dall'azienda, contribuirà a devastare la vita di chi non ce la fa più. Nel corso del 2015 si è lavorato di sabato e di domenica, si è lavorato di più sulle linee perché la Sevel ha aumentato i carichi di lavoro, ci sono state meno ferie, ed oggi, per ricompensa, nell’anno dei record, un bel taglio delle pause.
Inoltre ancora, i minimi tabellari (paga base) continuano ad essere sempre più inferiori al mondo metalmeccanico perché la logica che è passata è che quelle piccole mance che l’Azienda elargisce, essendo una tantum, non innalzano i minimi contrattuali e, bisogna aggiungere, non contribuiscono, di conseguenza, ad accrescere i vari istituti collegati alla retribuzione.
La settimana scorsa, in occasione delle assemblee sindacali, la Fiom ha proposto alcune azioni che sembrano essere state accolte dai lavoratori: raccolta firme contro la riduzione delle pause; sciopero su tutta la settimana (a partire da domani, lunedì 21 dicembre 2015) in concomitanza con le pause abolite; ​denuncia pubblica con varie iniziative per condividere con tutto il territorio la situazione vissuta in Sevel dai lavoratori.