LANCIANO - “Il progetto che riguarda l'installazione di una Piattaforma Tecnologica per la generazione di energia prodotta dall'utilizzo di plastiche, pneumatici e rifiuti vari che si vorrebbe realizzare in contrada Brecciaio a Lanciano andrebbe a penalizzare il sistema della raccolta differenziata - afferma Fabrizia Arduini presidente dell'associazione WWF Zona Frentana e Costa Teatina - la regione Abruzzo ha bisogno di impianti che siano di supporto alla raccolta differenziata, in modo particolare impianti di compostaggio e di recupero di materia, affinché il rifiuto diventi una risorsa e non un problema”.
Il WWF conferma quindi la sua contrarietà alla realizzazione di questo impianto presentando le osservazioni al progetto insieme all'Oasi WWF e al CISDAM, poiché mal si colloca in un quadro regionale dove la differenziata è ferma al 33,5%, un valore ancora troppo lontano dagli obiettivi fissati a livello comunitario.
“Le discariche costituiscono ancora la via principale per smaltire i rifiuti, - dicono ancora dal WWF - modalità che impedisce lo sviluppo di un ciclo virtuoso fondato su riciclaggio e prevenzione oltre a essere una pericolosa fonte di inquinamento per la salute dei territori e delle persone. La termodistruzione dei rifiuti oggi non è una soluzione ma un boomerang pericoloso, anche perché non significa farli scomparire, ma trasformarli in qualcos'altro, concetto egregiamente espresso da una legge elementare della fisica, quella sulla Conservazione della Massa: nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma -Lavoisier-“.
Per quanto attiene alla gestione dei rifiuti la direttiva 98/2008/CE, che spesso viene citata per giustificare la scelta della termodistruzione dei rifiuti, prevede in realtà tutt'altro, proponendo una precisa gerarchia degli interventi, con al primo posto la riduzione dei rifiuti, quindi il riutilizzo, il riciclaggio e soltanto all'ultimo posto, come estrema ratio, la destinazione ad altri scopi come il recupero energetico o lo smaltimento.
La zona dove vorrebbero realizzare l'impianto si trova tra due Siti di Importanza Comunitaria e la Riserva Regionale Lago di Serranella. - aggiunge Andrea Natale, responsabile Oasi WWF Lago di Serenella - Queste aree presentano specie di interesse conservazionistico a livello europeo. In un laghetto di cava prossima all'area dove si vorrebbe realizzare il pirogassificatore ne sono state censite e rilevate più di 30 di queste specie, tra cui la moretta tabaccata, elevando quest'area ad essere il secondo sito per presenze in Italia di questo raro animale. Le azioni previste dai Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 e della Riserva sarebbero penalizzate o annullate dalla realizzazione dell'impianto proposto, - conclude - vanificando sforzi e soldi pubblici già spesi per queste aree protette, precludendone lo sviluppo".