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Fossacesia: un altro passo verso l'integrazione dei giovani ospiti del centro di accoglienza per rifugiati

I ragazzi inizieranno a prestare il loro servizio lavorando gratuitamente per la comunità.

Redazione
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FOSSACESIA - “Il lavoro è sicuramente il miglior strumento di integrazione – esordisce così l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Fossacesia, Maria Angela Galante, per presentare la nuova iniziativa attivata dalla Giunta Di Giuseppantonio.

E’ di questi giorni, infatti, la notizia che i ragazzi ospiti nel Centro Sprar di Fossacesia inizieranno a prestare il loro servizio, in forma del tutto gratuita, a favore della comunità, svolgendo piccoli lavori, come pulizia strade, annaffiamento fiori, supporto nell’organizzazione di manifestazioni. L’idea, nata a seguito di un protocollo di intesa fra il comune di Fossacesia, la Prefettura di Chieti e la Cooperativa Synergasia, ha l’obiettivo non solo di rendere un servizio alla comunità tutta, ma di dare a questi giovani richiedenti lo status di rifugiati politici delle basi di avviamento al lavoro, istruendoli su piccole e semplici attività.

I ragazzi sono ospiti a Fossacesia dal febbraio 2014, a seguito dell’approvazione, da parte della precedente giunta Stante, del progetto di Sprar, il sistema di protezione per i richiedenti asilo politico o rifugiati di guerra che si occupa di dare accoglienza a persone provenienti da paesi in cui sono in corso sanguinosi conflitti. 

“E’ fondamentale – dichiara il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantoniodare segnali importanti per far integrare queste persone, soprattutto in un momento critico come quello attuale, in cui la questione dell’immigrazione sta raggiungendo livelli decisamente preoccupanti. Occupare questi ragazzi in modo assolutamente gratuito in piccole mansioni utili per la collettività può essere un buon strumento per farli integrare, per far conoscere ai nostri cittadini le loro storie, che quasi sempre sono storie molto crude.”

In quest’ultimo periodo sono state avviate altre iniziative utili a favorire i processi di conoscenza fra gli ospiti del centro Sprar e i cittadini Fossacesia, come ad esempio la partita “Uniti in campo contro il razzismo” giocata a marzo scorso da tutti i componenti del consiglio comunale ed i ragazzi richiedenti asilo politico.

“Ci auguriamo che l’opera prestata volontariamente da queste persone – concludono all’unisono l’assessore alle Politiche Sociali, Maria Angela Galante, ed il sindaco Di Giuseppantonio – possa sortire l’effetto che ci aspettiamo: aiutare questi ragazzi ed i nostri cittadini a sentirsi appartenenti ad un’unica comunità che lavora insieme per rendere sempre migliore la nostra amata Fossacesia”.

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