In tempi non sospetti, all’indomani delle elezioni regionali ravvisammo, data l’assenza di una visione progettuale per il ruolo di Lanciano nell’Abruzzo, la reale possibilità che fossimo esclusi ancora una volta dal progetto per una regione nuova.

A distanza quasi di un anno le nostre perplessità, oggi, sono rivolte verso tutti coloro che hanno avuto e hanno un ruolo politico a Lanciano.

Ci siamo costituiti come circolo più di anno fa con il preciso intento di riportare la politica, quella degli interessi dei cittadini e non quella della spartizione delle poltrone, al centro del dibattito.

In questi ultimi anni il modo di far la politica è cambiato ma ciò che non cambierà mai è la necessità di una visione sul futuro fatto non di chiacchiere ma di fatti conseguenti a idee.  Non solo amministratori ma portatori di idee che vanno incessantemente difese e perseguite.

Non crediamo a disegni preordinati di chissà quale entità che ci vuole sopraffare ma, al contrario, rileviamo una certa incapacità a tessere quei minimi rapporti politici perché la Città si dica rappresentata. Questi sono i FATTI.

Certo i cittadini hanno bisogno anche delle piccole cose, forse soprattutto quelle, ma questa città non può morire isolata.

Un rinnovato impegno costruttivo serpeggia in città e ci auguriamo che si possa parlare innanzitutto del ruolo di Lanciano nella Regione senza che i soliti noti snobbino, con saccente superiorità, ogni iniziativi vista la terra bruciata che finora hanno saputo creare intorno alla Città.