LANCIANO - ”Ho avuto modo di studiare le carte predisposte dalla costituenda nuova società e sono rimasto senza parole nel vedere come la seconda riforma per importanza, quella sui trasporti, dopo quella sulla sanità, avvenga senza nessun tipo di confronto politico e con il silenzio assordante delle forze politiche di maggioranza. Questa amministrazione regionale di centrosinistra si rivela sempre di più una grande delusione”. Sono queste le parole del coordinatore cittadino di Progetto Lanciano Pino Valente sul nuovo passo avanti della fusione tra Arpa, Sangritana e GTM.
Oggi, infatti, la seconda commissione consiliare permanente, in seduta congiunta con la prima, si riunirà a L’Aquila per l’esame urgente del provvedimento amministrativo che riguarda la fusione delle tre società dei trasporti abruzzesi ed una bozza di un nuovo statuto.
E il movimento civico Progetto Lanciano esprime profondo sconcerto per questa accelerazione, ancora una volta bypassando completamente il territorio frentano che non ha potuto dare nessun contributo alla stesura del progetto di fusione ed al piano strategico 2015/2019 in quanto avvenuto tutto senza nessun tipo di concertazione con gli amministratori locali.
“In particolare - prosegue Valente - il piano strategico 2015/2019 è di una banalità sconcertante, non vengono affrontate le criticità ma esposte banalità conosciute. Dal presidente nonché rettore Luciano D'Amico ci si aspettava francamente di più. Un centinaio di pagine di nulla di cui ben più della metà per presentare dati già noti sul ruolo, i bilanci e le attività svolte da Arpa, Sangritana e Gtm”.
“Per quale motivo nei documenti predisposti e che dovranno essere discussi in consiglio regionale non si affrontano i veri nodi di questa fusione? - domanda il vicesindaco di Lanciano - Ci saranno tagli ed esuberi di personale? La riorganizzazione delle varie sedi territoriali come si ripercuoterà sui lavoratori? Perché non si affronta il vero nodo delle varie tipologie contrattuali presenti nelle tre società? E per quale motivo nessun rappresentante regionale ha sentito l'esigenza di venire a spiegare preventivamente cosa si stava predisponendo? Per far quadrare i conti ci saranno aumenti tariffari?”.
Per Valente, queste sono tutte operazioni che mirano a chiudere la questione nel più breve tempo possibile “nel silenzio più assoluto, per impedire ai cittadini ed ai lavoratori di accorgersi di cosa sta accadendo”.
“La verità purtroppo - conclude il coordinatore di Progetto Lanciano - emerge con sempre più chiarezza: Sangritana e Gtm sono morte per salvare Arpa con una fusione senza né capo né coda e tutto deve avvenire nel silenzio. Nessuno deve disturbare il manovratore”.