LANCIANO - Nel primo consiglio comunale del 2015, tenutosi ieri pomeriggio, venerdì 20 febbraio, iniziato alle 17, è tornato all'ordine del giorno l'ampliamento dell'Istituto “De Titta”, argomento che ha alimentato il dibattito cittadino negli ultimi mesi.
La seduta si è aperta con l'interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza. E l’interrogazione, esposta dal consigliere Gabriele Di Bucchianico, voleva capire a che punto si trovasse il progetto di ampliamento del De Titta votato dalla maggioranza lo scorso autunno, nonostante l’opposizione di molte associazioni cittadine.
Mario Pupillo, nella duplice veste di sindaco e presidente della provincia, dopo aver ripercorso i vari passaggi tecnici ed amministrativi che riguardano la questione che si porta avanti da diversi anni, ha affermato che oggi si è resa necessaria una valutazione dell'indice di rischio, dato che i fondi possono essere indirizzati esclusivamente alla ricostruzione di strutture danneggiate dal sisma dell'aprile 2009, come prescritto dall' Ufficio Speciale per la Ricostruzione nei Comuni del Cratere (USRC). Saranno predisposti dalla provincia interventi solo in seguito alle predisposte valutazioni geologiche ed archeologiche del sito. Un progetto, quindi, che si vede molto ridimensionato e che non sarà realizzato come paventato inizialmente.
Il punto successivo è stato l'approvazione del regolamento comunale del verde pubblico, illustrato al consiglio dall' ssessore Di Naccio ed approvato dalla maggioranza. Dai banchi dell'opposizione è stata sottolineata la necessità di una “armonizzazione” della regolamentazione del verde con il regolamento edilizio comunale.
Ultimo punto della seduta, la manifestazione d'interesse del comune di Lanciano per l'acquisizione di un edificio - con annesso terreno - confiscato in località Villa Andreoli, in prossimità dell'incrocio per Serre. L’acquisizione di tali beni confiscati è possibile grazie alla legge 13 settembre 1982 (detta Rognoni - La Torre).
L'edificio di circa 200 mq ha necessità di interventi di agibilità, mentre il terreno (di circa 760mq) potrebbe essere destinato ad un progetto di orti urbani.