LANCIANO - “E’ di questi ultimi giorni la favolosa notizia che vede in rotonde, asfalti e parcheggi, l'illuminata soluzione di tutti i problemi della nostra città e, non meno strategicamente, il risorgimento di una amministrazione finora silente, ma che come una novella principessa addormentata, spera di risvegliarsi con un bacio di asfalto e riproporsi così rigenerata agli elettori per i prossimi 5 anni, a quegli stessi elettori a cui, nel 2011, promettevano la pluralità di servizi, la smart city, la rivoluzione del centro storico, la città del turista e del commercio e la green economy”. E’ così che il capogruppo del gruppo misto Gabriele Di Bucchianico attacca l’amministrazione comunale rea, a suo vedere, di proclami seguiti da immobilismo in questi 4 anni.
“Oggi - prosegue Di Bucchianico - purtroppo, con il senno del poi, comprendiamo bene che tanta abbondanza di promesse è stato solo frutto di propaganda. A distanza di quattro anni da quella propaganda ci appare ancora più desolante rilevarne la strumentalità, soprattutto quando si leggono a mezzo stampa, i proclami sulle nuove “grandi opere” avviate”.
Il consigliere del gruppo misto continua dicendo “ci viene da pensare che con queste opere “eclatanti e lungimiranti”, in realtà si stia solo cercando di riposizionare i cannoni sparafavole da campagna elettorale, quelli stessi abbondantemente utilizzati quattro anni fa, trascurando però, in maniera molto superficiale e persino stupida, che il quoziente intellettivo dei lancianesi non è cosi basso come si vorrebbe, che non è così semplice questa volta abbindolare una città a suon di asfalti riparatori e che non è più così semplice spacciare dei normali interventi di gestione del territorio come fossero miracolosi progetti”.
Sono forti e senza mezzi termini le accuse che Di Bucchianico rivolge ai suoi ex compagni di maggioranza a quasi un anno dalle nuove elezioni comunali.
“Non sarà così semplice, oggi - si legge ancora nella nota del consigliere - confondere le idee di chi dovrà votare il prossimo anno, su ciò che si è fatto finora e su tutto quello che una buona politica avrebbe dovuto e potuto fare ovvero programmare una sana economia, garantire lo stato sociale, progettare spazi vitali e nuove approcci ecologici, quindi promuovere quelle prospettive contemporanee che ci avrebbero potuto sostenere nel futuro incerto che ci aspetta. Più concretamente - afferma Di Bucchianico - credo che le risorse spese in cemento ed asfalti, si sarebbero potute investire in parchi verdi, riqualificando l’ippodromo e la villa delle rose dando così vita al grande parco urbano della città, ma anche restituendo una nuova dignità al centro storico, uno dei più belli d'Italia, investendo contestualmente nella riqualificazione del Corso principale della città”.
Critiche anche nei confronti di un’annunciata politica per il rilancio del turismo cittadino mai arrivata.
“E allora dov'è quella città sostenibile, efficiente, inclusiva e attrattiva?? - si chiede infine Gabriele Di Bucchianico - Ad ognuno di noi la libertà di darsi una risposta. Da me, ultimo dei consiglieri comunali, solo uno spunto di riflessione: quelle che ci stanno propinando sono opere che un efficiente dirigente di settore ed una buona impresa avrebbero potuto fare senza scomodare la politica. Nel frattempo - conclude il consigliere del gruppo misto - la politica, quella vera, sarebbe stata impegnata in progetti ben più urgenti e dignitosi”.