Aumento della produzione del furgone Ducato Fiat fino a fine anno, assunzione di 250 operai del posto da chiamare tramite agenzie interinali e un’indennità straordinaria come premio di risultato da corrispondere ai lavoratori in base alle ore effettive di lavoro svolto.
Questi sono sostanzialmente i punti chiave dell’accordo siglato nel tardo pomeriggio di ieri 12 settembre tra i dirigenti dei sindacati di categoria e i dirigenti dello stabilimento SEVEL in Val di Sangro. A cui va aggiunta la riduzione graduale degli operai cosiddetti “trasferisti” che arrivano in Abruzzo per poter lavorare alla SEVEL da altre aziende del gruppo FIAT che spesso si trovano in regime di cassa-integrazione.
Obiettivo attuale dell’azienda è quello di produrre 224mila furgoni entro la fine dell’anno, 9000 in più rispetto alle stime redatte a primavera. Per questo motivo, in sintonia coi sindacati che hanno firmato l’accordo, sono stati individuati 6 turni di lavoro straordinario per domenica 25 settembre, sabato 15 e 22 ottobre, domenica 13 e sabato 19 novembre. Per quanto riguarda il tanto agognato e voluto premio di produzione, quello che fino a qualche anno fa veniva inserito direttamente nella busta paga di fine luglio affianco a quella che viene chiamata comunemente quattordicesima, questo verrà riconosciuto a tutti gli operai che nel 2011 hanno lavorato almeno 1501 ore.
Tale somma andrà da un minimo di 150 euro a un massimo di 900 euro a seconda della fascia relativa alle ore di lavoro effettivamente prestate, come riconoscimento da parte dell’azienda per l’impegno profuso nell’ambito lavorativo.
Il segretario della UILM, Nicola Manzi, si è detto soddisfatto dall’accordo raggiunto con l’azienda perché, in questo modo, c’è la certezza di una crescita sia produttiva che occupazionale, molto importante in un momento, questo, dove in tutta Italia l’economia sembra ristagnare e a livello di assunzioni aziendali non si vedono molti spiragli di luce. Quindi un momento favorevole per la SEVEL e per la produzione del furgone Ducato che, nonostante tutto, continua a non conoscere crisi nè reale concorrenza. Inoltre, aggiunge Manzi, la scelta di riconoscere agli operai SEVEL i sacrifici fatti nel 2011 quando, anche prima della pausa estiva ci sono stati otto turni di lavoro straordinario, significa superare anche gli altri stabilimenti FIAT a cui anche quest’anno non è stato riconosciuto nessun premio di risultato.
Dello stesso parere anche Roberto Campo, segretario regionale della UIL Abruzzo. Molto apprezzato l’accordo raggiunto il 12 settembre tra i sindacati di categoria e la RSU SEVEL perché all’aumento di produzione e del carico lavorativo oggi corrisponde anche un aumento sia del salario sia dell’occupazione. Sempre secondo Campo ora tocca alla nostra regione essere coerente e finanziare con il FAS Regionale il famoso progetto Campus Automotive di cui tanto si parla da anni ma che in effetti come progetto non è ancora realmente decollato. Tutto questo anche per dare all’Abruzzo e alla SEVEL il ruolo di capofila nazionale nel sistema FIAT per quanto riguarda la produzione di veicoli industriali leggeri.
Proprio per questo è necessario non solo la creazione di un Campus Automotive che radichi la SEVEL sul proprio territorio, ma anche una politica attenta e lungimirante che possa portare la nostra Regione a competere quanto a produzioni industriali coi grandi indotti del Nord Italia. Quindi investire sul territorio, sbloccare le risorse e disporne per poter realizzare il Campus, come stabilito dal confronto tra Regione e Fiat lo scorso marzo, potenziare l’apparato industriale delle quattro ruote con un occhio al territorio e uno all’innovazione con investimenti pubblici mirati ad ottenere maggiori e migliori risultati.
Anche la CISL si è detta felice e soddisfatta per l’accordo raggiunto.
Il segretario generale per l’Abruzzo Maurizio Spina, nel corso di una conferenza stampa, ha parlato di una intesa importante sia per i dirigenti sia per i lavoratori della SEVEL che così vedranno finalmente riconosciuto l’impegno profuso in tanti anni di attività. Spina ha sottolineato come la mancanza della firma sull’accordo da parte della FIOM relega questo sindacato ad un ruolo di minoranza nella nuova politica aziendale. Un male anche perché in un momento economico tanto difficile trovare un’intesa che metta tutti d’accordo è un segnale importante per un sistema finanziario da alcuni anni perennemente in bilico. Una indicazione fondamentale , sempre secondo Spina, è rappresentato anche dalla diminuzione del ricorso alla cassa integrazione che, con un calo del 38% rispetto al dato nazionale del 25%, rappresenta un importante segnale per il rilancio industriale in Italia.
Il segretario regionale della FIM-CISL, Domenico Bologna, ha parlato di un accordo storico ed eccezionale nell’ambito delle contrattazioni FIAT, perché, per la prima volta, l’azienda ha deciso di dare un premio di produzione ad un solo stabilimento e non a tutti come succedeva in passato, tanto che spesso se anche solo uno stabilimento era in cassa-integrazione, il premio di produzione non toccava a nessun stabilimento e non solo a quello in difficoltà. Sicuramente, come sottolinea Bologna, non è stato facile convincere l’azienda FIAT e i suoi dirigenti che i lavoratori avevano anche bisogno di un incentivo salariale per svolgere al meglio il loro lavoro ed accettare i turni straordinari che vanno a toccare anche le domeniche.
Un grandissimo risultato se si considera che altrimenti l’alternativa era pari allo zero. Parlando della FIOM, è parere comune che un sindacato che non firma un tale accordo di certo non pensa al bene dei lavoratori e della nostra Regione.
Non va dimenticato infatti che la SEVEL farà nuove assunzioni, quindi 250 disoccupati, in gran parte giovani ragazzi in cerca di un impiego che non arriva, avranno l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro e guadagnare finalmente il tanto sospirato stipendio. Siamo in un momento di crisi economica e finanziaria profonda. Ogni giorno sentiamo nei telegiornali notizie sui tracolli della borse. La nuova finanziaria da 54 milioni di euro varata dal Governo a tempo di record ci prepara ad anni molti difficili dove, in media, ogni famiglia italiana si troverà a sborsare circa mille euro in più all’anno tra bollette, benzina, spesa giornaliera.
Proprio per questo sentire che un’azienda come la SEVEL riconoscerà ai suoi operai il premio di risultato , sapere che anche se verranno chiesti dei sacrifici ai lavoratori, questi sacrifici saranno ripagati, vedere 250 nuove assunzioni non può che fare bene. Certo non sarà facile per nessuno accettare le domeniche lavorative. Ancora una volta viene chiesto agli operai l’ennesimo sacrificio per mandare avanti l’economia del Paese. Con la tacita speranza che in questo caso il gioco valga davvero la candela.