LANCIANO - “Il primo passo dell’omicidio di Sangritana è stato compiuto” così il vicesindaco Pino Valente ha commentato il sì delle commissioni regionali che spiana la via alla fusione Sangritana-GTM-Arpa.
“Il parere favorevole delle commissioni era purtroppo prevedibile, siamo sgomenti nel vedere la convergenza anche della minoranza di centrodestra su questo scellerato progetto - prosegue Valente - Centrodestra che a chiacchiere protesta ma che poi in aula vota con la maggioranza. La realtà è che i poteri forti dell’area metropolitana stanno avendo il sopravvento sul buon senso e sulla logica. Sangritana deve morire per salvare Arpa".
Il movimento civico Progetto Lanciano, che aveva chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario, invita la cittadinanza a partecipare all’assise civica che si terrà sabato 6 dicembre alle ore 10.
”La terra frentana sta scontando ancora una volta la mancanza di consiglieri regionali che fanno sentire le ragioni di questo territorio in regione Abruzzo - afferma il vicesindaco - Fa rabbia vedere politici che hanno preso tanti voti nella nostra città non alzare neanche un dito per provare ad evitare questo scempio. I voti dei lancianesi sono stati utilizzati per pugnalare alla schiena la nostra città. Grande amarezza nel vedere che ancora una volta i territori sono stati completamente scavalcati senza nessun tipo di coinvolgimento”.
“Siamo molto delusi - dice il responsabile del movimento Progetto Lanciano - da questa pseudo riforma sul settore dei trasporti. Le solite chiacchiere dei soliti politici di professione ma non uno straccio di piano industriale che vada a confutare la bontà di quello che stanno portando avanti in regione Abruzzo”. L’unico dato certo è che il 15 dicembre 2014 scade il termine per la sottoscrizione del nuovo capitale sociale di Arpa.
“Questa giunta regionale sacrificherà Sangritana e Gtm per non far fallire Arpa. Non ci dimenticheremo di chi sta portando avanti questo progetto. Così come non ci siamo dimenticati di Chiodi, il distruttore della sanità frentana” conclude con rammarico Valente.