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Ladri di vestiti bloccati da un agente in borghese al Thema Polycenter

Due della banda sono a processo per direttissima

Redazione
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Ieri pomeriggio due ragazzi di circa 25 anni sono stati bloccati da un agente in borghese all’interno del negozio di abbigliamento Conbipel, nel centro commerciale Thema Polycenter. I due, di nazionalità rumena, questa mattina stanno affrontando il processo per direttissima.

“Abbiamo presentato diverse denunce per furti – ha spiegato il personale del negozio – perché da circa un anno facciamo i conti con degli ammanchi di merce piuttosto consistenti.”

Tutto inizia da un inventario e dalla scoperta che sono troppi i capi che mancano all’appello. Da lì il controllo dei filmati delle telecamere di sicurezza e la scoperta di alcuni ragazzi spesso presenti in negozio, troppo spesso. La banda, composta da 4-5 componenti per volta, agiva in questo modo: attrezzati con deplaccatori e forbicine portavano i vestiti nei camerini dove eliminavano i dispositivi antitaccheggio. Riposizionavano i capi al loro posto, dopo averli segnalati girando una gruccia, e uscivano. Toccava poi ad altri complici entrare, intercettare i capi e nasconderli sotto i propri abiti o in qualche borsa.

Ma questa volta il piano non ha funzionato perché all’uscita dal negozio l’antitaccheggio ha fatto scattare l’allarme e un agente in borghese ha portato in camerino uno dei ragazzi per perquisirlo. Addosso aveva tre abiti da uomo. “Ogni abito costa dai 100 ai 150 euro – ha raccontato una dipendente – e se consideriamo che la presenza in negozio di queste persone è stata molto frequente, il danno è stato enorme.”

Difficile intercettare i malviventi senza l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza perché non erano mai gli stessi ad entrare e uscire dal negozio o in alcuni casi cercavano di camuffarsi cambiando giacca.

All’arrivo dei carabinieri sono stati controllati anche gli altri ragazzi e uno di loro è stato trovato con diversi capi d’abbigliamento rubati in una borsa.

“Vogliamo che anche gli altri commercianti sappiano come agiscono queste bande – ha sottolineato una dipendente del negozio derubato – per cercare di metterli in guardia e per cercare di mettere un freno a quest’ondata di criminalità che sta investendo la nostra zona.”

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