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La città che può cambiare: il cinema Maestoso

Le sale riapriranno al pubblico a Novembre

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C'era una volta il cinema a Lanciano: non è l'inizio di una favola, piuttosto di una storia finora senza lieto fine.
L'Imperiale e l'Excelsior evocano ricordi particolari ai lancianesi: fino ai primi anni '90 si poteva andare al cinema parcheggiando in Pietrosa, entrare a proiezione iniziata per cercare nella sala buia un posto libero al fianco di spettatori con una sigaretta tra le dita. Una storia vecchia, un'altra Lanciano.

Da anni in centro a Lanciano non c'è il cinema. Qualcuno pensa che il cinema non sia neanche in città: il Maestoso, ricavato da un positivo progetto di riconversione di un mercato coperto a Santa Rita, ha avuto alterne fortune. Dai trionfi dei tempi di "Titanic" fino alle lunghe chiusure degli ultimi anni, a discapito del suo gemello-concorrente Ciakcity di Rocca San Giovanni. Dal centro alla periferia, dalla periferia al casello autostradale.

Dalla scorsa estate la gestione del Maestoso è passata alla Adriatico Comunicazione in convenzione con il Comune di Lanciano, con il lancianese Francesco Di Nardo nel ruolo di programmatore. Musicista, appassionato di cinema, conosciuto in città per le sue attività di organizzatore di concerti ed eventi, Di Nardo ci prova a spiegare i progetti per il Maestoso.

"Le sale cinematografiche ora devono essere digitalizzate: le pellicole sono fuori produzione per motivi di qualità e di sicurezza. Digitalizzare le sale che abbiamo in gestione costa molto, oltre i 200.000 euro, un investimento molto impegnativo soprattutto in tempi in cui le spese delle famiglie per le attività ricreative sono in netto calo. E' molto difficile per un imprenditore accollarsi una spesa del genere, altrettanto difficile sperare in dei contributi pubblici.

Il Maestoso è una struttura di proprietà del Comune di Lanciano che noi abbiamo in gestione: i progetti che stiamo studiando sono orientati a vivere il luogo come un centro polivalente per tutta la città, per tutti i giorni della settimana.
Per gestire uno spazio con 1500 posti a sedere bisogna perseguire nuove strade che vadano oltre la proiezione di un film: andare oltre vuol dire aprirsi ad attività differenti come concerti, eventi teatrali, mostre, proiezioni per le scuole.

Al Ciakcity di Rocca San Giovanni l'investimento per la digitalizzazione è stato fatto: le sale godono di una posizione strategica in prossimità del casello autostradale e richiamano pubblico anche dai Comuni limitrofi. Parliamo di un cinema all'interno di un centro commerciale che segue delle dinamiche particolari: il pubblico vuole vedere il blockbuster. Per il Maestoso stiamo pensando a diversificare l'offerta attraverso documentari, film in lingua originale, musical.
Per il momento possiamo garantire la riapertura del Maestoso a partire da Novembre a Febbraio, ci impegniamo a noleggiare gli impianti digitali anche a fronte di un investimento piuttosto oneroso".

Un cinema in città, anche se fuori dalle mura, è un servizio culturale importante per Lanciano: per una buona riuscita della struttura è fondamentale la partecipazione dei cinefili per condividere il rischio imprenditoriale tra gestore e spettatori. Oltre i proclami e le proteste i Lancianesi possono dimostrare di avere a cuore le sorti del loro cinema.

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